Costo lavori 110 sempre più in alto. Infatti, se il bonus 110 al suo debutto poteva essere presentato con lo spot “ristruttura la tua casa gratis” ora questa possibilità rappresenta solo un’utopia.

Ecco perchè, prima di decidere se avviare i lavori con il 110, il contribuente deve fare della valutazioni soprattutto economiche. In Redazione ci sono arrivate tante segnalazioni da parte di nostri lettori che ci hanno informati come, al momento della firma del contratto di esecuzione dei lavori, l’impresa è arrivata a chiedere di pagare di tasca fino al 20% dell’importo della ristrutturazione.

Cerchiamo di capire perchè fare i lavori con il 110 non è più gratis.

Costo lavori 110 e limiti di spesa

Ogni tipologia di intervento che effettua l’impresa deve rispettare uno specifico limite di spesa, nel senso che il bonus 110 copre solo fino ad un certo importo.

Nel caso di interventi realizzati sulle parti comuni, qualora il limite di spesa è determinato, ex art.119 del D.L. 34/2020,  in base al numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio oggetto di interventi, si dovrà tenere conto non solo dei singoli appartamenti ma anche delle pertinenze (anche il garage rientra tra le pertinenze). Ad esempio se per il cappotto termico, il limite di spesa per unità immobiliare è pari a 40.000 euro, il plafond di spesa massima da destinate all’intervento sarà pari a 40.000*il numero delle unità immobiliari, comprese le pertinenze.

Le stesse modalità di calcolo valgono per gli edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche. Dunque, per tali immobili vale quanto appena detto per gli edifici condominiali.

Per gli edifici e le villette unifamiliari le pertinenze non rilevano.

Ci sono nuovi prezzari ma i limiti di spesa rimangono invariati. Il 110 non è più gratis

Pochi mesi fa è entrato in vigore il nuovo prezzario superbonus e altri bonus edilizi che permette alle imprese di fatturare i lavori considerando dei costi specifici per singolo intervento più alti.

Il nuovo prezzario è stato adottato dal Ministero competente in considerazione del caro materiali degli ultimi mesi.

Tuttavia, il legislatore pur cambiando “i prezzi” dei singoli interventi non ha rivisto al rialzo la spesa massima detraibile ( o ammessa allo sconto in fattura o ancora alla cessione del credito). In tale situazione è chiaro che con costi massimali specifici più alti per ogni singolo intervento, è più facile raggiungere la spesa massima detraibile.

Proprio qui riprendiamo quanto detto in premessa, ossia l’impresa chiede al contribuente il pagamento del costo lavori 110 non coperto dall’incentivo fiscale, vista l’applicazione del nuovo prezzario. Laddove, il contribuente fosse disposto a pagare il costo dei lavori 110 che eccedono l’agevolazione, il pagamento dovrà avvenire con bonifico parlante e nei termini previsti per beneficiare del 110. Insomma, non ci si può accordare con l’impresa per versamenti dilazionati che vanno oltre le scadenza di pagamento ammesse per il 110.

Ecco perchè, prima di decidere se avviare i lavori con il 110, il contribuente deve fare della valutazioni soprattutto economiche. Se il contribuente è in grado di pagare le spese in eccesso allora il bonus 110 potrebbe essere ancora conveniente. Ma dimentichiamoci di ristrutturare la nostra casa gratis.