C’è una misura che l’Inps eroga come fosse una normale pensione ma che in effetti non lo è. Tale misura è l’assegno sociale. Non si tratta di una misura pensionistica perché non prevede un determinato numero di contributi da versare. Non esiste un requisito contributivo ma solo quello anagrafico e reddituale. L’assegno sociale è una prestazione erogata a soggetti over 67 che hanno difficoltà a vivere una vita dignitosa. L’importo piuttosto basso della misura spesso è considerato insufficiente. Ma esistono vie per aumentarlo.

Ed è ciò che ci sentiamo di consigliare ad una nostra lettrice.  

“Gentili esperti, sono una casalinga vicina ai 70 anni di età che compirò a dicembre prossimo. Sono titolare dell’assegno sociale e non ho nessun altro reddito, nemmeno quello della casa di abitazione dal momento che vivo in affitto. Tra bollette, canone di affitto e spese varie, arrivare a fine mese con circa 460 euro al mese è praticamente impossibile. Ci sono soluzioni per aumentare ciò che l’Inps mi dà di assegno sociale?” 

L’assegno sociale, gli importi e i limiti, la guida sintetica alla misura 

L’assegno sociale è salito per via della consueta perequazione da 460,28 euro al mese del 2021 a 468,11 euro per 13 mensilità nel 2022. Questo è l’importo pieno, spettante a singoli privi di qualsiasi altro reddito come è la nostra lettrice. È probabilmente proprio di 468,11 euro l’assegno sociale che percepisce la donna. Evidentemente è troppo poco se di mezzo c’è anche l’affitto di casa è tutto ciò che costa la vita oggi. Ecco perché occorre spiegare come aumentare di 191,74 euro l’assegno sociale o come portarlo a 780 euro al mese in base alla normativa vigente.  

Assegno sociale e pensione di cittadinanza, nessun conflitto  

In base a quello che ci ha detto la nostra lettrice, essa potrebbe avere diritto alla pensione di cittadinanza. La misura gemella del reddito di cittadinanza per chi è pensionato, potrebbe essere una valida soluzione al suo problema.

Infatti non esistono problemi di incompatibilità tra la pensione di cittadinanza e l’assegno sociale. La pensione di cittadinanza funziona come il reddito di cittadinanza. È uno strumento che serve ad integrare il reddito di un pensionato fino alla soglia dei 780 euro al mese. Non avendo altri redditi e vivendo in affitto la nostra lettrice quindi, potrebbe aver diritto a questa misura che consentirebbe sicuramente di incrementare l’importo del mensile che comunemente percepisce oggi. Serve munirsi di ISEE in corso di validità e presentare domanda all’INPS con la consueta procedura telematica accessibile con SPID, CIE o CNS o per il tramite di Patronati o CAF.  

Le maggiorazioni anche sull’assegno sociale, ecco come funzionano per gli over 70 

A prescindere dalla pensione di cittadinanza, un soggetto che prende l’assegno sociale a 67 anni può, a 70 anni, ottenere di più. Dopo i 70 anni di età infatti, dal punto di vista degli importi, l’assegno sociale può aumentare perché si può richiedere l’incremento al milione introdotto nel 2002 dalla manovra finanziaria di quell’anno. La nostra lettrice quindi potrebbe godere di un aumento di 191,74 euro al mese a partire dal prossimo gennaio, nel 2023. Questo dal momento che a dicembre compie i suoi 70 anni di età. Tale maggiorazione è ulteriore rispetto a quella che già la nostra lettrice dovrebbe richiedere (può essere percepita dai 67 anni di età), in misura fissa e pari a 12,92 euro al mese.