“Essere pensionato è come tornar bambino, hai un’intera giornata per giocare, sorridere e pensare a divertirti“, afferma Stephen Littleword. La pensione, d’altronde, è un nuovo e importante capitolo della propria vita. Dopo aver trascorso tantissimi anni alle prese con gli impegni lavorativi, infatti, è finalmente possibile staccare la spina e dedicarsi alle proprie passioni.

Per tagliare tale traguardo, però, è necessario essere in possesso di determinati requisiti sia anagrafici che contributivi. Ma chi potrà andare in pensione nel corso del 2023? Ecco chi ne ha diritto.

Come andare in pensione, guida e scorciatoie per i nati tra il 56 e il 64

Anche nel corso del 2023, ovviamente, saranno tanti i lavoratori che potranno andare in pensione. Tra questi si annoverano coloro nati nel 1956 che pertanto quest’anno compiono 67 anni. Ebbene, quest’ultimi possono accedere alla pensione di vecchiaia a patto di aver maturato almeno vent’anni di contributi.

Potranno beneficiare della pensione anticipata, così come previsto dalla Legge di Fornero, coloro che sono nati nel periodo compreso dal 1957 al 1963, se uomini, a patto di aver maturato 42 anni e 10 mesi di contributi. Le donne, invece, potranno beneficiare della pensione anticipata se nate dal 1957 al 1964, a patto di aver maturato 41 anni e 10 mesi di contributi.

Ape sociale, lavori gravosi e Quota 103

I lavoratori nati nel 1960 possono usufruire dell’Ape Social, purché rientrino in una delle seguenti categorie: disoccupati, caregiver e persone con invalidità pari almeno al 74%. Ma non solo, ne hanno diritto anche i soggetti, con 36 anni di contributi alle spalle che svolgono lavori gravosi. Le persone nate nel 1961, con 41 anni di contributi, invece, possono beneficiare di Quota 103.

Opzione donna prorogata nel 2023

Possono andare in pensione all’età di 61 anni e sette mesi, coloro che hanno svolto nel corso della propria carriera lavorativa attività usuranti o lavoro notturno. Per finire ricordiamo che anche nel corso del 2023 molte lavoratrici potranno beneficiare di Opzione Donna.

Come riportato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze:

“Prorogata per il 2023 “Opzione donna” con modifiche: in pensione a 58 anni con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. “Opzione donna” è riservata a particolari categorie: caregiver, invalide (invalidità superiore o uguale al 74%) e lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi”.

A seconda dell’anno di nascita, quindi, sono diversi i requisiti richiesti per andare in pensione. Non resta che accertarsi di esserne in possesso e provvedere a inoltrare, se aventi diritto, la richiesta per andare in pensione.