In un contesto come quello attuale segnato da una crisi economica di un’entità non indifferente, è più che normale che siano in tanti a volgere un occhio di riguardo al mondo dei bonus e alle varie agevolazioni messe in campo dal governo.

Al fine di poter beneficiare di tali misure, come risaputo, bisogna nella maggior parte dei casi presentare apposita richiesta ed essere in possesso di determinati requisiti. Attenzione, però, in quanto ci sono una cinquantina di documenti che il Fisco può chiederti e se non li hai devi restituire bonus e detrazioni.

Ecco di quali si tratta.

Ci sono una 50ina di documenti che il Fisco può chiederti e se non li hai devi restituire bonus e detrazioni

Abbiamo già visto come con il decreto Aiuti il Governo ha cercato di dare una svolta all’impasse che si è creata nel meccanismo di cessione del credito. Proprio soffermandosi sulle agevolazioni messe in campo dal governo, inoltre, interesserà sapere che vi sono una cinquantina di documenti che il Fisco può chiederti e se non li hai devi restituire bonus e detrazioni. Ma di quali si tratta?

Ebbene, a tal proposito bisogna sapere che grazie alla circolare numero 28/E del 25 luglio, l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti in merito ai documenti che bisogna conservare a seconda del tipo di bonus richieste. Con quest’ultimi che, sottolineiamo, danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta e crediti d’imposta.

Ma non solo, anche altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità per l’anno d’imposta 2021

Documenti bonus: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Entrando nei dettagli si tratta di circa 50 documenti per quanto riguarda il Superbonus 110%. Il numero di tali documenti risulta inferiore per gli altri tipi di bonus, a seconda di ciò che si è richiesto e beneficiato.

In linea generale, comunque, è possibile dire che tra i documenti che il Fisco può richiedere si annoverano le ricevute di pagamento e le certificazioni di conformità rilasciata da installatori o venditori.

Ma non solo, anche la ricevuta dell’invio telematico all’Enea dei dati richiesti per accedere all’Ecobonus e un’autocertificazione grazie alla quale attestare di avere in proprio possesso il bene soggetto al bonus. A tali documenti bisogna poi aggiungerne altri in base al tipo di bonus richiesto.

Proprio in tale ambito giunge in nostro aiuto la circolare dell’Agenzia delle Entrate poc’ani citata. Questo in quanto indica proprio i documenti necessari per beneficiare delle varie agevolazioni messe in campo dall’esecutivo.