Che fine farà il reddito di cittadinanza con il nuovo Governo Meloni? Alcune categorie di beneficiari verranno salvate, mentre altre dovranno rimboccarsi le maniche con la speranza di riuscire a trovare un lavoro dignitoso. Il nuovo Governo vuole cambiare in maniera significativa le condizioni di accesso al reddito di cittadinanza. Il M5S ha cercato di garantire il sostegno a quante più persone possibili, ma la nuova Premier Meloni ha tutt’altra idea.

Il reddito di cittadinanza sarà confermato solo per alcuni.

Vediamo di chi si tratta.

Il Reddito di cittadinanza a oggi

A oggi, non ci sono distinzioni a monte tra i soggetti che possono richiedere il reddito di cittadinanza. E’ sufficiente rispettare alcuni requisiti economico-patrimoniali.

A tal fine, il nucleo familiare deve presentare:

  • un ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
  • un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • un patrimonio finanziario non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila per la coppia e 6 mila per i single), incrementato di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità, di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza e di mille euro per ogni figlio successivo al secondo;
  • un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della relativa “scala di equivalenza” . Tale soglia è aumentata a euro 7.560 ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza.

Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.

La scala di equivalenza è pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementata di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18 e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1; mentre nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, fino ad un massimo di 2,2.

La condizione di disabilità grave o di non autosufficienza non dà diritto, di per sé, ad alcun incremento della scala di equivalenza.

Quali cambiamenti con la Meloni?

La Meloni vuole cambiare il reddito di cittadinanza fin dai presupposti. A monte devono essere individuate specifiche categorie alle quali può essere riconosciuto il reddito di cittadinanza.

Nello specifico, il reddito di cittadinanza potrebbe essere erogato alle seguenti categorie:

  • non occupati di età superiore a 60 anni;
  • famiglie con minori;
  • persone con disabilità.

Tutti gli altri che, a oggi, stanno ricevendo l’accredito mensile del reddito di cittadinanza, rimarrebbero fuori. Tuttavia, rispetto a tali soggetti, la nuova Premier, sembrerebbe avere già in mente un piano per favorire la loro assunzione da parte delle imprese, probabilmente garantendo sgravi e agevolazioni varie.

Vedremo nelle prossime settimane come si evolverà la questione reddito di cittadinanza e se effettivamente la Meloni “smuoverà i divani”.