È facile credere nella magia quando si è giovani. Tutto ciò che non si poteva spiegare era magico allora. Non importava se era scienza o una favola. Elettricità ed elfi erano entrambi infinitamente misteriosi e altrettanto possibili, gli elfi probabilmente di più”, afferma Charles de Lint.

Quando si è giovani, in effetti, tutto sembra magico, anche l’energia elettrica. Quest’ultima, d’altronde, permette di far funzionare diversi dispositivi, a partire dalla lavatrice fino ad arrivare alla televisione. Una chiara dimostrazione di come l’elettricità sia ormai fondamentale per tutti noi, tanto da temere le possibili conseguenze nel caso in cui dovessimo restarne senza.

Un’eventualità con cui molti temono di dover fare i conti nel caso in cui non dovessero pagare il canone Rai ormai, da qualche anno a questa parte, addebitato direttamente in bolletta. Ma è davvero così? Ecco come funziona.

Tassa sulla TV di Stato addebitata in bolletta

Tra le tasse più odiate dagli italiani, il canone Rai deve essere pagato ogni anno da tutti coloro che possiedono un apparecchio televisivo. Come sottolineato sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

“Il canone tv viene addebitato direttamente in bolletta dai gestori di fornitura elettrica. Dal 2016, infatti, è stata introdotta la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo in presenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica residenziale”.

Chi non paga il canone RAI può rischiare di rimanere senza luce?

Nonostante il canone Rai venga addebitato in bolletta, vi sono molte persone che non effettuano il relativo pagamento. A tal fine pagano i soli consumi dell’energia elettrica, senza canone Rai, semplicemente compilando un nuovo bollettino. Su quest’ultimo bisogna ricopiare tutti i dati presenti sul bollettino originario, avendo l’accortezza di modificare solamente l’importo da pagare. Dall’importo della bolletta inviata dal gestore di energia, infatti, scorporano solo l’importo del canone Rai.

In tale circostanza il fornitore di energia non può staccare la luce, perché il pagamento parziale va a coprire in prima battuta proprio la componente elettrica. A seguire va a coprire la tassa sulla TV di Stato. Allo stesso tempo il mancato pagamento del canone Rai non passa di certo inosservato al gestore che, per questo motivo, inizierà a inviare dei solleciti.

A dover intervenire sulla questione, però, è l’Agenzia delle Entrate che provvederà a richiedere il pagamento delle quote spettanti, con tanto di sanzioni e interessi. Entrando nei dettagli è previsto il pagamento di una sanzione che va da 200 euro fino ad arrivare a quota 600 euro. Nel caso in cui il contribuente interessato dovesse continuare a non pagare, allora rischia di dover fare i conti con l’invio di una cartella esattoriale e, nella peggiore delle ipotesi, con il pignoramento. Non è previsto in alcun caso, invece, il distacco della corrente.