E’ convertito in legge, ieri, 21 aprile 2022, il decreto energia (decreto –  legge n. 17 del 2022). Tra le misure contenute, trova posto ufficialmente, con finalità umanitarie, l’esenzione imposte per chi cede casa gratis ai profughi provenienti dall’Ucraina. Parliamo dell’imposta di registro e bollo dovute sul comodato gratuito.

Si tratta di una disposizione avente finalità umanitarie, a sostegno della popolo ucraino, in fuga dalla propria terra per sfuggire al conflitto con la Russia

Comodato d’uso gratuito: quando deve essere registrato

Il comodato è il contratto con il quale una parte (comodante) consegna all’altra (comodatario) un bene mobile o immobile, affinché quest’ultimo se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto.

E’ essenzialmente gratuito e può essere redatto in forma verbale o scritta.

Laddove il comodato abbia ad oggetto un bene immobile (quindi, ad esempio, un appartamento), è soggetto a registrazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. In dettaglio:

  • se redatto in forma scritta, la registrazione deve essere sempre fatta (entro 20 giorni dalla data dell’atto)
  • laddove, invece, stipulato in forma verbale, la registrazione è obbligatoria solo laddove il comodato sia enunciato in altro atto soggetto a registrazione.

I costi per la registrazione: esenzione fino al 31 dicembre 2022

La registrazione del contratto di comodato, comporta il versamento dell’imposta di registro in misura fissa pari a 200 euro. E’ altresì richiesto, se redatto in forma scritta, anche di assolvere l’imposta di bollo (pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe).

L’art. 38 del decreto energia, come convertito in legge, contiene disposizioni urgenti per situazioni di crisi internazionale. Tra queste stabilisce l’esenzione dalle suddette imposte in relazione ai contratti di comodato d’uso stipulati nei confronti di soggetti:

  • aventi nazionalità ucraina
  • oppure di soggetti proveniente, comunque, dal territorio ucraino.

L’esenzione si applica, per adesso, fino al 31 dicembre 2022.

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