L’Associazione nazionale dei commercialisti ha chiesto al Governo di modificare le ultime norme introdotte in materia di cessione credito dei bonus edilizi. Infatti, con il D.L. 4/2022, decreto Sostegni-ter, è stato disposto il blocco alle cessioni multiple dei bonus edilizi, compreso il superbonus.

Il caos sul blocco alle cessioni multiple

Il decreto Sostegni-ter ha sancito il blocco alle cessioni multiple dei crediti legati ai bonus edilizi, ex art.121 del D.L. 34/2020, decreto Rilancio.

Nello specifico,

  • in caso di opzione per la cessione del credito, colui che lo riceve, che sia l’impresa, la banca o altro soggetto non potrà cederlo ulteriormente;
  • inoltre, in caso di sconto in fattura, le imprese potranno si cedere il credito alle banche o ad altri soggetti, ma quest’ultimi non potranno cederlo a loro volta.

Tali vincoli non riguardano i crediti già oggetto di cessione alla data del 7 febbraio.

Infatti, per tali crediti è ammessa un’ulteriore cessione. Rispetto alla prima.

Cosa chiedono i commercialisti?

La stretta introdotta con il decreto Sostegni-ter ha provocato la reazione dei diversi attori coinvolti nel sistema delle cessioni/sconto in fattura. Dapprima l’ANCE e poi successivamente l’associazione dei commercialisti, ANC, hanno messo in allerta il Governo sulle conseguenze negative delle misure contenute nel decreto. A pagare sono anche i contribuenti che, con la necessità di programmare i lavori, avevano già definito con l’impresa precisi accordi di cessione/sconto in fattura.

Come si legge nel comunicato stampa dell’ANC,

Si tratta – sostiene Marco Cuchel Presidente ANC – di un intervento che rischia di depotenziare gli effetti che questa misura fiscale dovrebbe poter produrre sul piano del rilancio di un settore dell’economia e non solo”.È facile prevedere, infatti, che la nuova norma avrà delle conseguenze sulla possibilità stessa di fare ricorso ai bonus poiché l’acquisto dei crediti da parte delle banche andrà in arresto, con una saturazione del sistema, e così la portata di una misura sulla quale il Paese, insieme ad altri provvedimenti, ha fortemente puntato per la ripresa dell’economia sarà irrimediabilmente svilita.

Pertanto, ANC sollecita da parte del legislatore una modifica della norma che reintroduca, per le diverse tipologie di bonus, la facoltà di cessioni del credito multiple per gli operatori bancari e gli intermediari finanziari dell’elenco ex art. 106 TUB, trattandosi di soggetti sottoposti a vigilanza.

L’Associazione sposa l’intento del Governo di combattere le frodi nelle cessioni dei bonus edilizi. Tuttavia, “Le armi da utilizzare contro le frodi devono essere principalmente i controlli e su questo è opportuno che sia tempestiva e rigorosa l’attività dell’Amministrazione Finanziaria.”

Ulteriori problematiche

Un’ulteriore problematica è rappresentata dal fatto che le novità in materia di visto di conformità e di congruità delle spese sostenute introdotte dalla legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, non sono state ancora recepite dal canale telematico dell’Agenzia delle entrate per la trasmissione delle comunicazioni delle opzioni di cessione o sconto in fattura. Infatti, il canale telematico sarà aggiornato solamente il prossimo 4 febbraio. Così come reso come noto dall’Agenzia delle Entrate con il suo comunicato di venerdì scorso.

“Nel mese di gennaio dunque le comunicazioni delle opzioni di cessione dei crediti o sconto in fattura hanno subito un blocco”.

Vedremo se il Governo sentirà e valuterà le criticità segnalate dai vari attori del settore, modificando la normativa sulla cessione dei bonus edilizi.