Con la proroga non ancora ufficializzata del bonus 110, è indispensabile capire se conviene iniziare i lavori entro la fine di quest’anno oppure aspettare il 2022, e ciò soprattutto ai fini della scelta circa l’eventuale cessione del credito.

In premessa ricordiamo, che il bonus 110, può essere goduto, in alternativa alla detrazione fiscale (5 quote annuali di pari importo), nella forma (e dietro opzione) di:

La scadenza del beneficio

Nell’attuale formulazione (art. 119 del decreto Rilancio e successive modificazioni), il bonus 110 presenta scadenze diverse a seconda della tipologia di immobili oggetto dei lavori.

In dettaglio, spetta per lavori trainanti e trainati effettuati su:

  • unità unifamiliari, a fronte di spese sostenute nel periodo 1° luglio 2020 – 30 giugno 2022
  • condominio, a fronte di spese sostenute nel periodo 1° luglio 2020 – 31 dicembre 2022
  • edifici da 2 a 4 unità abitative a fronte di spese sostenute nel periodo 1° luglio 2020 – 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 30 giugno 2022 siano stati completati lavori per il 60% di quelli previsti (c.d. SAL – Stato Avanzamento Lavori)
  • edifici ex IACP a fronte di spese sostenute nel periodo 1° luglio 2020 – 31 dicembre 2023, a condizione che entro il 30 giugno 2023 siano stati completati lavori per il 60% di quelli previsti.

Nella prossima legge di bilancio, tuttavia, potrebbe arrivare l’estensione del bonus 110 fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 senza porre nessuna condizione sul SAL e con riferimento a tutti gli immobili ammessi.

Bonus 110: quando conviene iniziare i lavori

Ad oggi, dunque, non è ancora dato sapere se ci sarà o meno proroga del bonus 110. Considerando le scadenze di cui al paragrafo precedente, pertanto, per chi avesse intenzione di eseguire i lavori, è importante capirne i tempi realizzazione.

Ad esempio per lavori che richiedono 6/7 mesi di realizzazione da eseguirsi su unità unifamiliari è forse meglio iniziare in questi ultimi mesi del 2021 visto che il beneficio fiscale spesse per spese sostenute fino al 30 giugno 2022.

Così come per i lavori su edifici da 2 a 4 unità abitative, occorre tener presente che, se si intende godere del bonus anche per le spese fino al 31 dicembre 2022, bisogna fare i conti con il SAL del 60% al 30 giugno 2022. Per lavori che richiedono poco tempo di realizzazione nessun problema. Cosa, invece, diversa per gli interventi che richiedono più tempo.

Inoltre bisogna considerare anche eventuali ritardi nei lavori da parte delle imprese esecutrici e dei fornitori del materiale necessario.

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