Con la fine della scuola per molte famiglie si delinea il problema di cercare una sistemazione ai propri figli per permettere loro di trascorre le lunghe vacanze estive nel modo più divertente, pratico ed economico possibile. Durante il periodo estivo, infatti, sono moltissimi i genitori che per la maggior parte del tempo lavorano e, in mancanza degli onnipresenti nonni che fanno da baby sitter, la sistemazione dei pargoli diventa d’obbligo.

La scelta più ovvia per le famiglie con bambini è quella dei centri estivi, un business che anno dopo anno di è affermato diventando sempre più caro e a volte davvero insostenibile per le tasche delle famiglie medie italiane, costi, che si ricordano, non possono essere portati in detrazione come spese di istruzione.

I centri estivi, pur offrendo servizi a carattere educativo con attività ludiche, culturali, sportive, a volte  hanno dei prezzi davvero proibitivi soprattutto per le famiglie che devono sistemare più di un figlio per l’estate.

Il costo medio settimanale in un centro estivo in struttura privata è di 156 euro a settimana, pari a 624 euro mensili. Se si sceglie di far frequentare il centro estivo soltanto per mezza giornata, fino alle ore 14,00 il costo scende a 95 euro a settimana, per un costo mensile di 380 euro. Se poi s decide di provvedere da soli al pranzo dei bambini mandando cibo al sacco preparato a casa il costo si riduce ulteriormente a 75 euro, ovvero 300 euro mensili.

Se si sceglie, invece, un centro estivo in una struttura pubblica i costi sono più contenuti: 50 euro a settimana per mezza giornata, 76 euro a settimana per il tempo pieno. Cosa cambia tra un centro estivo in strutture pubbliche e uno in quelle private? E’ da tenere presente che le strutture che ospitano i due tipi di centri estivi sono molto diverse, per la maggior parte di quelli pubblici, infatti, si utilizzano strutture scolastiche che non permette ai bambini di trascorrere molto tempo all’aria aperta (fatta esclusione per le escursioni che vengono organizzate al mare, in piscina, tra i boschi ecc…).

I prezzi dei centri estivi privati, poi, variano in base alle attività che offrono: se il centro estivo offre corsi di inglese, per esempio (tipo city camp) il costo settimanale può arrivare anche a 262 euro, mentre per quelli che offrono attività sportive come basket, pallavolo, calcio, nuoto, i costi arrivano a 180 euro a settimana e come è facilmente intuibile sono poche le famiglie di lavoratori che possono permettersi tali spese.

Estate bambini: come risparmiare?

Proprio a causa dei costi sempre più alti dei centri estivi nascono delle nuove possibilità per i bambini durante l’estate, iniziando a quella delle scuole aperte che prevedono costi settimanali molto contenuti e a volte nulli (quando a finanziarli sono i Comuni). Nascono però anche altre forme di collaborazione tra le famiglie come ad esempio quella di prendere una tata condivisa tra più famiglie che si occupa di tenere i bambini in assenza dei genitori (fino a 4 bambini) o addirittura gruppi di genitori che programmano le ferie a turno per prendersi cura dei propri figli e degli amichetti più stretti.