Il governo è alle prese con la legge di bilancio 2021 e con la gestione delle risorse del recovery fund. Fra le tante ipotesi, arriva, da più parti, la notizia della probabile modifica all’istituto della cosiddetta cedolare secca e, in generale, delle imposte sulla casa.

Lo scopo è quello di dare sostegno al settore immobiliare, che in Italia stenta a crescere rispetto agli altri grandi Paesi europei.

Con la cedolare secca, in particolare, si vuole aiutare la categoria dei proprietari / locatori. Per molti di essi, l’immobile concesso in locazione costituisce la principale (se non l’unica) fonte di reddito.

Secondo le ultime indiscrezioni, nella prossima legge di bilancio ci sarà spazio anche per la modifica della cedolare secca, che potrebbe essere estesa anche agli esercizi commerciali.

Cedolare Secca

La “cedolare secca” è un regime facoltativo, che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile).

In più, per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo,

L’opzione della cedolare secca, oggi, può essere esercitata per unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa l’A10 – uffici o studi privati) locate a uso abitativo.

Cedolare secca estesa anche agli esercizi commerciali

Con la prossima Legge di Bilancio, l’istituto della cedolare secca potrebbe subire delle profonde modifiche, soprattutto per quel che riguarda l’estensione del beneficio fiscale anche agli esercizi commerciali.

Lo scopo, come già detto in apertura, è quello di sostenere la crescita del settore immobiliare, soprattutto dopo l’attuale crisi economica causata dall’emergenza sanitaria del coronavirus e delle relative politiche di contenimento adottate dal nostro Paese.

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