Cassa integrazione, costi degli ammortizzatori sociali ed estensione ai contratti di apprendistato: sono tutti punti sui quali è intervenuto il decreto 148/2015 di riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro attuativo del Jobs Act. A chiarire le novità è intervenuto l’Inps con la circolare Inps 197/2015.

Cassa integrazione PMI: cosa cambia

La cassa integrazione è stata estesa anche ai dipendenti delle PMI sopra i cinque dipendenti (soglia in precedenza fissata a 15). La cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, spetta per legge anche agli apprendisti che al momento della presentazione della domanda, vantino un’anzianità di lavoro effettivo non inferiore a 90 giorni (esclusi dirigenti, lavoratori a domicilio, contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, di alta formazione e ricerca).

Cassa integrazione: regole per le piccole imprese

Cassa integrazione per apprendisti

Quali sono i requisiti che permettono a chi ha un contratto di apprendistato di richiedere la cassa integrazione?

  • apprendisti alle dipendenze di imprese che hanno accesso alle integrazioni salariali ordinarie: destinatari in via esclusiva dei trattamenti di integrazione salariale ordinaria;
  • apprendisti presso imprese che possono accedere solamente alle integrazioni salariali straordinarie in caso di crisi aziendale;
  • apprendisti assunti da imprese che possono accedere alle integrazioni salariali sia ordinarie che straordinarie: destinatari solo dei trattamenti di integrazione salariale ordinaria.

Apprendistato e cassa integrazione: durata e termine

Premesso che l’apprendistato è finalizzato alla formazione, viene stabilito che, alla ripresa dell’attività lavorativa, il periodo di apprendistato venga prolungato in misura corrispondente all’ammontare delle ore di integrazione salariale utilizzate. Per avere diritto alla cassa integrazione occorre aver accumulato 90 giorni di effettivo lavoro. Sono inclusi in questo arco temporale anche ferie, festività, infortuni, maternità.

Integrazione salariale: calcolo

Abbiamo visto che il contributo addizionale è stato svincolato dalle dimensioni dell’azienda. Possono richiedere la cassa integrazione anche aziende dai sei dipendenti in su.

Nessun cambiamento rilevante per quanto riguarda il calcolo dell’importo della cassa integrazione: 80% dello stipendio, con tetto a 971,71 euro (per retribuzioni fino ai 2.102,24), oppure a 1.167,91 (per retribuzioni dai 2.102,24 euro in su).

Cassa integrazione: termini per la domanda

Considerando che il decreto attuativo del Jobs Act è entrato in vigore il 24 settembre 2015 è questa la data da considerare come spartiacque per l’applicazione delle nuove regole. Se la domanda è successiva al 24 settembre, ma si riferisce a sospensioni o interruzioni dal lavoro precedenti, si applicano comunque le vecchie regole. La domanda di Cig va presentata entro 15 giorni dall’evento: il periodo intercorso tra l’entrata in vigore del decreto e la circolare INPS non viene però calcolato quindi, per tutte le domande di cassa integrazione che si riferiscono a questo periodo, il termine è il 17 dicembre (15 giorni dal 2 dicembre).