Come già sappiamo, a partire dal secondo semestre del 2021, il tanto discusso Bonus Cashback è stato sospeso.

La misura, ad ogni modo, dovrebbe ritornare già dal prossimo anno, ma in una veste decisamente nuova. Si parla di limiti di reddito, abbassamento del numero minimo di transazioni e soprattutto di nuovi meccanismi anti furbetti. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus Cashback, Ecco le modifiche che il governo potrebbe apportare

Come già detto in apertura, il bonus cashback dovrebbe ritornare già a partire dal primo gennaio 2022, con alcune sostanziali novità.

Innanzitutto, i costi della misura saranno decisamente inferiori. Si parla di 500 milioni di euro per il 2022, contro i 5 miliardi stanziati in precedenza, di cui 3 miliardi soltanto per il 2022.

Dal prossimo anno, secondo alcune indiscrezioni, non tutti i cittadini potranno partecipare al programma cashback. Il governo, infatti, starebbe pensando di introdurre una sorta di soglia reddituale, in modo da incentivare solamente i cittadini con un Isee basso.

Il Governo starebbe ragionando anche su un abbassamento del numero minimo di transazioni necessarie per ottenere il bonus. Stiamo parlando delle 50 transazioni a semestre che erano necessarie per poter ottenere le somme accumulate.

Misure anti furbetti

Tra le novità più importanti, il governo vorrebbe eliminare definitivamente il super bonus cashback da 1.500, che è stato terreno fertile per i furbetti delle micro-transazioni.

Oltre a questo, si starebbe pensando anche ad altre due proposte anti furbetti:

  • l’introduzione di una soglia minima di spesa,
  • una sorta di timer tra una transazione e l’altra nella stessa attività.

Grazie all’introduzione di queste due semplici regole, di fatto, le micro transazioni non sarebbero più consentite.

Ad ogni modo, lo ribadiamo, allo stato attuale si tratta solamente di semplici indiscrezioni. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi del bonus cashback 2022.

 

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