Le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, sono tra quelle maggiormente colpite dai provvedimenti restrittivi messi in atto dal Governo, ormai da più di un anno, per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Con una disposizione ad hoc contenuta all’art. 6 del decreto Sostegni (decreto-legge n. 41 del 2021) il legislatore ha stabilito, quindi, uno scontro del 30% per il canone RAI (speciale) che tali attività devono pagare per l’anno d’imposta 2021.

Allo stesso tempo è stato previsto un credito d’imposta pari al 30% per coloro che avessero nel frattempo, prima della data di entrata in vigore del decreto (22 marzo 2021), già eseguito il pagamento.

Il canone RAI speciale: cos’è e chi lo paga

Il canone RAI speciale, è quello dovuto per il possesso del televisore nell’ambito dell’attività esercitata. Ha validità limitata all’indirizzo per cui è stipulato, indicato nel libretto di iscrizione. Ciò significa che laddove si hanno più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in sedi diverse si dovrà stipulare un canone per ciascuna di esse (si pensi, ad esempio, alle catene alberghiere, di ristoranti, ecc.).

L’importo dovuto varia a seconda dell’attività esercitata (gli importi sono resi noti annualmente con apposito decreto pubblicato sul sito istituzionale dedicato al Canone RAI).

Di recente, il Consiglio di Amministrazione RAI, riunito a Roma sotto la presidenza di Marcello Foa alla presenza dell’Amministratore delegato Fabrizio Salini, ha approvato la proposta della Direzione Canone e Beni Artistici di

differire, senza oneri aggiuntivi, il termine per il rinnovo del canone di abbonamento RAI speciale relativo all’anno 2021, dal 31 gennaio al 31 marzo 2021, concedendo, di fatto, una moratoria di due mesi senza alcuna maggiorazione.

La citata decisione è stata assunta in considerazione del fatto che molti abbonati speciali sono tra i soggetti che hanno subìto e stanno ancora subendo le maggiori ripercussioni economiche dell’epidemia Covid-19 (la decisione vale per tutti gli abbonati RAI speciale).

Canone RAI speciale 2021: soggetti ammessi allo sconto del decreto Sostegni

Come anticipato in premessa, il decreto Sostegni offre uno sconto del 30% sull’importo del canone RAI speciale dovuto per il 2021. Tale beneficio, tuttavia, non riguarda tutte le attività aperte al pubblico bensì specificamente:

strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico.

Si tratterebbe, quindi, ad esempio di:

  • alberghi
  • villaggi turistici
  • campeggi
  • pensioni e locande
  • affittacamere
  • bar e ristoranti
  • ecc.

A coloro che avessero giù eseguito per intero il versamento, è riconosciuto, invece, un credito d’imposta nella misura del 30% dell’importo pagato. Tale credito non concorre alla formazione del reddito dell’attività.

Ricordiamo, infine, che l’importo del canone RAI speciale pagato è deducibile, ai fini fiscali, dal reddito dell’attività secondo il principio di cassa (art. 99 del TUIR). Quindi, nel Modello Redditi/2021 si deduce il canone pagato nel 2020, mentre il canone pagato nel 2021 sarà deducibile nel Modello Redditi/2022.

Il titolare è tenuto altresì ad obblighi informativi nella dichiarazione dei redditi, in cui è chiamato a riportare una serie dati inerenti all’abbonamento stesso.

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