Oltre la metà degli stipendi dei dipendenti Rai è pagata con i soldi che i cittadini versano per il Canone. Senza il canone Rai la Tv di Stato sarebbe un’azienda fallita.

Stipendi Rai: chi li paga?

Analizzando il bilancio 2015 della tv di Stato, si evince che 65,5 dei 100 euro che ogni cittadino versa per il canone servono per le retribuzioni: i costi del personale Rai sono attestati a 888,3 milioni di euro l’anno mentre altri 128,8 milioni sono spesi per le prestazioni di lavoro autonomo.

Sommando la voce di questi due costi si raggiunge la somma di 1,017 miliardi l’anno che rappresentano il 62,1% di quanto incassato da viale Mazzini per il canone Rai, ossia 1,637 miliardi di euro l’anno.

La questione dei dirigenti e dei giornalisti Rai potrebbe, però, finire davanti alla Corte dei Conti poichè proprio oggi il Codacons ha prensentato una denuncia alla magistratura dopo la pubblicazione dei compensi d’oro elargiti dalla Tv di Stato ai propri dipendenti.

L’associazione definisce quanto sta avvenendo una “vergogna nazionale” ed ora vuol verificare che non sussista anche un danno erariale visto che tali stipendi vendo pagati con i soldi del canone Rai.

“Numerosi direttori Rai guadagnano stipendi superiori ai 300mila euro annui e molti altri hanno compensi compresi tra i 200 e i 300mila euro. Già questo basterebbe per gridare allo scandalo ma c’è dell’altro: secondo quanto riportato in queste ore dai mass media” precisa Carlo Rienzi, presidente del Codacons “una folta schiera di giornalisti e manager della rete percepirebbe stipendi tra i 205 e i 240mila euro annuo senza ricoprire alcun incarico: in buona sostanza vengono pagati per non lavorare”.

Proprio per questo motivo Codacons vuole scavare a fondo nella faccenda e scoprire se si configuri il danno erariale visto che gli stipendi di questi dipendenti sono pagati con i soldi dei cittadini.

“Proprio per questo motivo” fa sapere Rienzi “Presentiamo oggi stesso un esposto alla Corte dei Conti, affinchè acquisisca i dati sui compensi di direttori, manager e giornalisti Rai e verifichi la congruità degli stessi con particolare riferimento ai soggetti che nell’azienda non svolgono alcuna funzione pur percependo regolare stipendio”. Il presidente del Codacons ha aggiunto che si chiederà alla Corte anche di trasmettere alla Procura della Repubblica “gli atti governativi che autorizzano il superamento dei tetti massimi ai cachet previsti dalla legge”.

Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, tra l’altro si è dichiarato d’accordo con il premier Matteo Renzi che ha proposto di stabilire un tetto massimo per gli stipendi di chi lavora in Rai poichè “per chi lavora nel pubblico e lavora con risorse come il canone ci debba essere una regolazione”.