Si era fatto un gran parlare della cancellazione del canone RAI dalla bolletta dell’energia elettrica. L’argomento canone interessa la stragrande maggioranza delle famiglie italiane e pertanto è un argomento sempre caldo soprattutto adesso che è entrato il nuovo anno e che il balzello deve essere pagato. Ciò che è stato detto durante la campagna elettorale o prima del varo della Legge di Bilancio ha probabilmente mandato in confusione gli italiani e le famiglie che non hanno capito bene come comportarsi di fronte a una delle tasse più odiate dalla popolazione.
Lo dimostra una nostra lettrice che ci scrive chiedendo spiegazioni proprio al riguardo della tassa di proprietà degli apparecchi radiotelevisivi.
“Buonasera, sono Giulia e vi chiedo di spiegarmi cosa succede adesso al canone RAI perché non ho capito bene se dovrò pagarlo in un modo diverso da prima o se ancora dovrò versarlo insieme alla bolletta della luce. Mi era sembrato di capire che il canone RAI sarebbe uscito fuori dalla bolletta.”

Il canone RAI e come si paga nel 2023

Parlare di antipatia da parte dei degli italiani nei confronti delle tasse non è certo una cosa strana al momento che l’Italia è un paese ad alta tassazione e quindi molti cittadini si lamentano di questo. È anche vero che ci sono tasse e tasse, e il canone RAI è una di quelle che davvero sta più sullo stomaco alla maggior parte delle famiglie. Considerata per anni una tassa dovuta da chi guardava i canali della TV di Stato ormai è chiaro che invece si tratta di una tassa di proprietà sugli apparecchi radiotelevisivi. Ed è una tassa che devono pagare tutte le famiglie almeno una volta e per una sola utenza domestica. Come dicevamo in premessa si era parlato di eliminare la tassa dalla bolletta dell’energia elettrica. Infatti mentre prima il canone RAI veniva pagato con un bollettino a parte e con un versamento ad hoc, da anni ormai l’addebito del canone è finito nelle bollette energetiche.
Dal mese di luglio 2016 gli italiani hanno iniziato ad avere a che fare con questo metodo di pagamento del canone. E anche nel 2023 sarà così, perché alla fine nulla è cambiato.

Le polemiche sul canone RAI in bolletta, ecco cosa non ha convinto

La questione è stata al centro di numerose polemiche soprattutto per quanto riguarda il fatto che collegare una tassa a una bolletta basata sui consumi è sembrato subito una esagerazione. A maggior ragione per chi anche con bollette a credito, è stato costretto a pagare per via del canone. Sembrava che la politica fosse in procinto di modificare questa modalità di imposizione fiscale e quindi di eliminarla finalmente dalla bolletta dell’energia elettrica. Si parlava infatti nel 2023 come dell’anno a partire dal quale il canone RAI dovesse uscire dalla bolletta. Perfino la UE si era espressa su questa materia, chiedendo un cambiamento. E invece, per rispondere alla nostra lettrice, nulla è cambiato rispetto al passato. Il canone RAI andrà pagato ancora con la bolletta dell’energia elettrica in rate da 9 euro al mese per famiglie che hanno la fatturazione mensile o da 18 euro ogni bolletta con cadenza bimestrale.

Le esenzioni dal canone RAI nel 2023, come funzionano?

L’inizio dell’anno è importante per quanti devono produrre la richiesta di esonero dal pagamento del canone RAI. Infatti non tutti i cittadini devono versare questo balzello, ma per essere considerati esenti bisogna provvedere a presentare domanda. Senza domanda infatti, a partire dal mese di gennaio 2023 riparte il pagamento del canone con le modalità prima sottolineate. Qualunque famiglia in possesso di un apparecchio radiotelevisivo deve versare l’imposta. Il versamento però per chi ha più di un’utenza dell’energia elettrica vale solo per una di queste.
Allo stesso modo, nuclei familiari che hanno due utenze dell’energia elettrica, devono segnalare all’Agenzia delle Entrate che la loro famiglia ha già saldato il conto con il canone RAI in un’altra casa. Questo è il caso di marito e moglie che hanno due case con due utenze dell’energia elettrica diverse e intestate ognuna a un coniuge diverso.

Esenzione canoe RAI 2023

Così come accadeva nel 2022, canone RAI in bolletta per un totale di 90 euro all’anno. Rate quindi da gennaio a ottobre. Infatti ogni anno gli ultimi due mesi di bollette sono esenti dal canone. Ma come accadeva nel 2022 anche nel 2023 restano valide le ipotesi di esonero dal versamento. L’esenzione dal pagamento del canone riguarda i soggetti che non hanno un apparecchio in casa. E per questo motivo sono tenuti a dichiararlo all’Agenzia delle Entrate. Infatti il meccanismo di imposizione prevede che ci sia la presunzione di possesso. In pratica in presenza di una utenza di luce a carico di un determinato contribuente, si presume che lo stesso sia assoggettabile al canone Rai. L’interessato deve presentare istanza all’Agenzia delle Entrate, usando i modelli di autocertificazione presenti sul sito del Fisco italiano.

Esonero canone RAI 2023

canone rai
Un’altra categoria di soggetti esonerati dal canone RAI sono gli over 75, cioè anziani che hanno già compiuto i 75 anni di età. Ma è necessario che oltre all’età lo stesso anziano possegga un reddito annuo inferiore a 8.000 euro singolo o cumulato con il coniuge. La presenza nel nucleo familiare di altro soggetto con reddito proprio fa perdere il diritto all’esenzione. Naturalmente il convivente con reddito proprio non conta nel caso in cui esso sia una badante o una colf. L’esenzione per chi ha compiuto i 75 anni entro il 31 gennaio è totale. Per chi invece ha compiuto i 75 anni dal 1° febbraio al 30 giugno, l’esenzione è per le mensilità di canone del secondo semestre. Anziani che compiono i 75 anni dopo luglio, non hanno diritto all’esonero dal canone nell’anno corrente, ma dall’anno successivo.
Per gli over 75 la domanda è da presentare, sempre tramite il modello di autodichiarazione prima citato, una sola volta e vale per sempre. Naturalmente se cambiano le condizioni di reddito l’anziano è tenuto a rendere edotta l’Agenzia delle Entrate.

Quando presentare richiesta di esonero?

Le richieste di esenzione devono essere prodotte entro il 31 gennaio prossimo per potersi garantire un anno intero di esonero dal canone RAI. Se le domande vengono presentate dopo tale data, ma entro il 30 giugno, l’esonero vale per il secondo semestre. Per domande ancora più tardive, l’esonero scatta dall’anno successivo. Per il 2023 quindi, per ottenere l’esonero intero serve che l’istanza sia presentata entro il 31 gennaio prossimo.

Altre modalità di esonero dalla tassa

canone RAI
Chi decide di eliminare da casa un apparecchio radiotelevisivo che può comportare l’obbligo di versare il canone, deve usare un modulo preciso disponibile per il download sul sito delle Entrate. Un altro modulo da scaricare e inviare al Fisco è quello con cui segnalare che il proprio nucleo familiare è già a posto con il versamento, perché c’è un componente che lo paga su una sua utenza della corrente elettrica. Le modalità di presentazione di tutte queste richieste di esonero sono ormai note. Si può usare la Posta Elettronica Certificata (PEC), con firma elettronica all’indirizzo [email protected]. Oppure si può presentare tramite applicazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate accessibile con SPID; CIE o CNS. In alternativa si può utilizzare il canale dei professionisti abilitati  con invio tramite servizio postale e raccomandata con ricevuta di ritorno (raccomandata A/R senza plico).  “Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino”, questo l’indirizzo a cui inviare la raccomandata.