Anche per il 2020 l’importo del canone RAI sarà di 90 euro all’anno. Salvo modifiche che potrebbero essere inserite nella manovra di bilancio allo studio del Parlamento, l’importo sarà suddiviso in rate da 9 euro mensili (comprensivo di IVA e tassa concessione governativa) per i primi 10 mesi dell’anno che verranno riscosse attraverso l’emissione delle bollette bimestrali dell’energia elettrica da parte del fornitore.

Solo chi non è titolare di un’utenza finale di energia elettrica e nessuno dei componenti del nucleo familiare lo è ma possiede un televisore e non rientra nei casi di esenzione dovrà pagare il canone RAI a mezzo modello F24.

In tal caso il pagamento o rinnovo dell’abbonamento dovrà essere effettuato entro il 31 gennaio 2020 in unica soluzione da 90 euro. Per chi volesse suddividerlo in rate, potrà pagare semestralmente (31 gennaio e 31 luglio) l’importo di 45,94 euro o trimestralmente (31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio, 31 ottobre) l’importo di 23,93 euro.

Sanzioni per chi non paga

Vale la pena ricordare che il presupposto per il quale bisogna pagare il canone RAI o abbonamento TV scaturisce dal regio decreto n. 246 del 1938 che sancisce l’obbligo di pagamento per chiunque possieda o detenga un impianto atto alla ricezione di canali radiotelevisivi. Per chi non paga il canone, le multe vanno da 200 a 600 euro, ma si rischia anche la denuncia penale qualora vengano presentate false dichiarazioni per ottenere l’esenzione al pagamento dell’abbonamento Tv o se l’utente paga solo l’importo in bolletta elettrica escludendo la quota relativa al canone RAI.

Evasione crollata ai minimi storici

Da quando la riscossione del canone RAI è stata introdotta in bolletta elettrica e contestualmente sono calati i costi per gli abbonati, il tasso di evasione è crollato a meno del 6%. Il dato è riferito al 2017, ma – secondo stime più aggiornate – nel 2018 dovrebbe essere sceso al 2%. Mentre prima della riforma il tasso di evasione del canone RAI era superiore al 30% e i costi di recupero per la TV di Stato erano altresì elevati.

Oggi, quindi, il bilancio della RAI può tranquillamente sorridere con introiti che sforano i 2 miliardi di euro al lordo delle trattenute e delle imposte.

Casi di esonero

E veniamo ai casi di esonero dal pagamento. La legge prevede alcune categorie di utenti che sono esentati dal pagamento del canone RAI validi anche per il 2020. A parte coloro che non possiedono un apparecchio idoneo a ricevere le trasmissioni radiotelevisive, vi sono anche gli anziani con età superiore ai 75 anni e con reddito imponibile inferiore a 8.000 euro all’anno. Sono esonerati dal pagamento anche gli invalidi civili degenti in casa di riposo, i militari e gli appartenenti alle forze armate e della NATO e il personale diplomatico. L’esenzione non è automatica e per ottenere l’esonero dal pagamento è necessario compilare e inviare un modulo all’Agenzia delle Entrate (online o a mezzo raccomandata). La domanda di esonero per reddito da parte degli anziani deve essere presentata, insieme ad un documento di identità secondo le seguenti scadenze:

  • il 30 aprile per essere esonerati tutto l’anno
  • il 31 luglio per essere esonerati dal secondo semestre.