Quali sono le regole per il pagamento del canone Rai 2016 per le coppie di fatto che convivono? La riforma delle unioni civili impone di analizzare questa situazione.

Il comma 153 della Legge di Stabilità (legge 208/2015) stabilisce che il canone RAI sia “dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi di cui al primo comma detenuti, nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica”, così come individuata dall’articolo 4 del Dpr 223/1989.

 In seguito alla riforma delle unioni civili si considera famiglia anagrafica anche quella formata da persone conviventi, con residenza nella stessa abitazione, legate da un qualsiasi vincolo affettivo. Tra gli effetti rientra quindi anche l’applicazione delle regole sul canone Rai.

Nello specifico se una coppia possiede la tv nella casa in cui coabita, l’intestatario della bolletta elettrica dovrà pagare il canone.

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Coppie di fatto: regole autocertificazione per esenzione canone Rai

E se la tv in casa non c’è? Se l’immobile era dimora di uno dei due prima del 16 maggio scorso, quest’ultimo dovrebbe aver provveduto ad inviare l’autocertificazione entro i termini. In caso contrario è ancora possibile inviarla entro il 30 giugno ma gli effetti saranno validi solo per il secondo semestre quindi con la bolletta di luglio il canone si paga.

Se invece la coppia si trasferisce in una nuova abitazione, avrà tempo entro la fine del mese successivo alla data di attivazione.

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Canone rai conviventi: come non pagare due volte

Se i partner siano titolari di diverse utente elettriche, per la stessa abitazione, spetterà a loro decidere su quale delle due pagare il canone e su quale presentare la dichiarazione di esenzione compilando il quadro B.

La dichiarazione di esenzione per Canone RAI già addebitato su un’altra bolletta serve proprio ad evitare il doppio pagamento: si può presentare in qualsiasi momento e a differenza di quella per non il mancato possesso della TV, non va ripresentata ogni anno.