L’anno ribattezzata tregua fiscale ed è quell’insieme di provvedimenti relativi alle cartelle esattoriali dei contribuenti italiani, che il governo ha deciso di introdurre a loro vantaggio. Una autentica sanatoria delle cartelle è quella che è il governo Meloni ha deciso di introdurre nel 2023. Tra cartelle cancellate automaticamente e cartelle che è possibile rottamare, i contribuenti italiani indebitati potranno godere di un netto miglioramento della loro condizione. Ci sono aspetti però che vanno chiariti meglio, anche perché le situazioni debitorie possono essere diverse le une dalle altre.

Ci sono infatti situazioni debitorie che hanno già prodotto degli effetti piuttosto gravi nei confronti dei contribuenti. Altre invece questi effetti gravi stanno solo per produrli. In ogni caso alla luce delle novità della sanatoria i contribuenti potranno trarne giovamento, studiando però bene cosa fare.

“Buonasera, mi chiamo Matteo e volevo chiedervi come posso fare ad eliminare il fermo amministrativo che ho sulla mia auto ormai da tempo. Dal momento che sta per arrivare la cancellazione delle cartelle da parte del governo italiano, posso tornare a liberare lamia auto? Il mio fermo amministrativo proviene da cartelle esattoriali relative al bollo auto non pagato in passato. E sono cartelle che credo finiscano dentro la cancellazione d’ufficio perché inferiori a 1.000 euro. Dal momento che queste cartelle verranno eliminate dal mio carico, il fermo amministrativo verrà tolto automaticamente dalla mia auto?”

 

Cancellazione delle cartelle fino al 2015


Il caso del nostro lettore è un caso tipico di quello che succederà adesso con una sanatoria delle cartelle che verrà introdotta dal governo Meloni. Al momento la sanatoria fa parte integrante del decreto fiscale della legge di Bilancio e quindi si può dare già per scontato il suo ingresso in vigore nel 2023. È anche vero però che alcune cose vanno limate e che probabilmente il provvedimento verrà modificato durante l’iter di conversione in legge che in questi giorni si sta ultimando.

L’apparato normativo del provvedimento però, resterà praticamente intatto, con due diverse misure al suo interno. Ci sarà la cancellazione d’ufficio delle cartelle esattoriali più vecchie, cioè quelle che riguardano debiti affidati all’agente della riscossione entro il 2015. E poi ci sarà una rottamazione delle cartelle che riguarderà tutte le altre, a prescindere dall’importo ed a prescindere dalla data. Purché passate al concessionario nel periodo intercorrente tra il primo gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

Cancellazione delle cartelle fino al 2015 e come liberare facilmente l’auto dal fermo amministrativo

Il contribuente che ha ricevuto un preavviso di fermo amministrativo che non è ancora stato trascritto al PRA però però, grazie alla sanatoria potrà sospendere gli effetti dei provvedimento. Questo è il primo effetto della cancellazione delle cartelle fino al 2015 e della rottamazione delle altre. Ecco spiegato come liberare facilmente l’auto dal fermo amministrativo, purché non sia ancora stato trascritto. Basterà in questo caso aderire alla definizione agevolata delle cartelle presentando domanda entro il 30 Aprile 2023. Questa data è quella di scadenza delle istanze, come sembra che abbia intenzione di permettere di fare il governo. Il provvedimento di fermo amministrativo del veicolo non ancora iscritto non ha ancora sortito i suoi effetti. E pertanto l’interessato può ottenere la sospensione. Ma solo presentando domanda di adesione alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, cioè molto facilmente. È diverso invece il caso di un provvedimento già adottato, cioè se su una auto c’è già il fermo amministrativo. In questo caso poco e niente si potrà fare per toglierlo se non pagare. Perché come sempre, un fermo amministrativo viene eliminato da un veicolo nel momento in cui il contribuente paga tutto l’ammontare di quel debito da cui il fermo stesso è scaturito.

La procedura per togliere il fermo amministrativo dall’auto passa da una istanza

Nel caso specifico del nostro lettore invece non ci sarà da aderire a nessuna sanatoria dal momento che i debiti che ha sono tutti relativi a cartelle esattoriali fino al 2015.

La cancellazione delle cartelle fino al 2015 è il provvedimento che lo riguarda non avendo altri debiti oltre a quelli che finiranno in questa parte della sanatoria. Non ha cartelle più recenti o di più alto importo e tutti i suoi debiti finiranno nella cancellazione l’ufficio delle cartelle esattoriali, perché inferiori a 1.000 euro e perché affidate al concessionario della riscossione entro il 2015. Ed anche il fermo amministrativo può essere eliminato dall’auto. Anche se si tratta di un quesito specifico che probabilmente sarà oggetto di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione a sanatoria avviata, possiamo già ipotizzare una soluzione. Il fermo amministrativo non è eliminato d’ufficio da una auto. Infatti se il meccanismo sarà quello di tutte le altre situazioni debitorie del passato, un fermo amministrativo è eliminato dietro domanda da parte del contribuente interessato.

Come chiedere la cancellazione del fermo amministrativo

Saldare un debito con Equitalia o con Agenzia delle Entrate Riscossione, con sanatoria o senza, non fa differenza. Per togliere il fermo amministrativo ad un veicolo deve essere l’interessato a segnalare di aver provveduto a regolarizzare la propria posizione debitoria. Bisogna produrre istanza al PRA, cioè al Pubblico Registro Automobilistico. La procedura non è gratuita, a meno che il fermo amministrativo non provenga da un errore dell’ente. Per chi gode della cancellazione delle cartelle fino al 2015, l’ipotesi più attendibile, anche se mancano le certezze tipiche di ogni provvedimento prima del suo varo, è che bisognerà andare agli uffici territoriali del PRA segnalando il rientro nella sanatoria. Presentando quindi domanda di eliminazione del fermo e pagando il corrispettivo classico di questa operazione. Se invece il nostro lettore avesse avuto cartelle esattoriali dentro la rottamazione, il fermo poteva essere tolto solo a pagamento intero del debito.

Quindi, se avesse optato per le rate, solo al pagamento dell’ultima rata poteva togliere questo fermo amministrativo. A meno che l’opzione prescelta non fosse stata quella del pagamento della rottamazione in unica soluzione.