Non si parla d’altro che di una nuova pace fiscale a cui sta lavorando la Meloni. “Che cos’è la moralità se non ripagare i propri debiti? Dare alla gente quel che le spetta. Accettare le proprie responsabilità. Adempiere ai propri doveri verso gli altri, così come ci si aspetta che gli altri facciano nei confronti altrui“, affermava David Graeber. Pagare i propri debiti, in effetti, è una questione di onore, ma anche responsabilità verso il prossimo.

Se nessuno, ad esempio, pagasse più le tasse, lo Stato non avrebbe più i soldi necessari per garantire i vari servizi pubblici, compreso il pagamento dei sussidi economici.

Lo sa bene il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni che con il nuovo piano rottamazione intende dare una mano ai piccoli debitori e l’altra ai grandi evasori. Entriamo nei dettagli per vedere come calcolare l’importo del debito da rottamare e i possibili scenari a cui potremo assistere grazie alla nuova pace fiscale.

Come calcolare l’importo del debito da rottamare

Il governo con a capo Giorgia Meloni è al lavoro per mettere a punto la nuova pace fiscale. Attraverso quest’ultima, come spiegato dal viceministro dell’economia Maurizio Leo, non si intendono fare dei condoni. Anche perché “l’imposta va sempre pagata, va tutta pagata“, ha sottolineato. L’intento, invece, è quello di ridurre le sanzioni e offrire maggior tempo a disposizione per poter sanare la propria posizione debitoria.

Entrando nei dettagli, saranno ammessi alla nuova sanatoria i singoli debiti con il Fisco o con altre amministrazioni. Questo vuol dire che viene preso in considerazione il singolo debito del contribuente e non il totale della cartella, ovvero, tecnicamente, si tratta della cosiddetta “singola partita di ruolo”.

Pace fiscale: i tre scenari possibili

La nuova pace fiscale consentirà sia ai grandi che ai piccoli evasori di risolvere la propria posizione debitoria nei confronti del Fisco.

In particolare sono tre le vie da seguire con la nuova pace fiscale. Quest’ultime differiscono in base all’importo e sono le seguenti:

  • Cancellazione dei debiti fino a mille euro.
  • Saldo e stralcio delle cartelle fino a tre mila euro. In pratica il soggetto interessato dovrà pagare solamente una percentuale, presumibilmente pari al 5% dell’imposta. Il tutto beneficiando dell’azzeramento di sanzioni e interessi per morosità.
  • Rottamazione delle cartelle per i debiti di importo superiore a tre mila euro. In questo caso si provvede al pagamento dell’imposta contestata, con azzeramento di sanzioni e interessi di mora.

La nuova pace fiscale dovrebbe fare riferimento ai debiti affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione nel periodo compreso dal 2000 al 2021. Al momento, comunque, si tratta solo di indiscrezioni. Bisogna attendere le comunicazioni ufficiali del nuovo esecutivo per vedere quali saranno i debiti interessati dalla rottamazione.