Si può chiedere il risarcimento danni se si cade su una buca in strada? Se quest’ultima è pubblica la risposta è pacifica: sta alla vittima dell’incidente dimostrare che quest’ultimo è avvenuto in strada. Tuttavia, una recente sentenza ha aperto la strada ai rimborsi in caso di incidente stradale con lesioni anche se si tratta di vie private ma con accesso alla via principale (pubblica). Il riferimento è alla pronuncia della Corte di Cassazione di febbraio scorso (ordinanza n. 3216/2017) che ritiene la Pubblica Amministrazione responsabile della manutenzione e della messa in sicurezza delle aree.

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Non basta, quindi, alla PA opporre la natura privata della strada in questione per ritenersi esente da responsabilità “se per la destinazione dell’area o per le sue condizioni oggettivi, l’amministrazione era tenuta alla sua manutenzione”.

Caduta su buca per strada: tutto quello che c’è da sapere per chiedere il risarcimento danni

Ecco i punti principali della sentenza della Cassazione che apre potenzialmente la strada ai ricorsi per risarcimento danni dopo caduta su buca o pavimentazione impervia anche su vie di proprietà privata:
– La Pubblica Amministrazione (nel caso di specie il Comune) deve provvedere alla manutenzione della strada pubblica o della sua messa in sicurezza;
– Il suddetto obbligo di manutenzione si estende alle parti a lato della via pubblica anche se private se comunque sono di pubblico utilizzo;
– Sulla PA ricade l’obbligo di rispettare il principio del neminen leadere (non offendere nessuno) e di garantire la sicurezza della circolazione di veicoli e pedoni;
– E’ colpa dell’Amministrazione anche non impedire l’uso della cosa se pericolosa.

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