È caccia aperta alla pensione sicura. Con la Quota 102 nel 2022 visto che la misura è valida giusto per 12 mesi. Ma anche con l’Opzione Donna. Oppure ancora con l’Ape Sociale se si rientra nei requisiti richiesti.

La caccia aperta alla pensione sicura, infatti, si contrappone alle incertezze che ad oggi ci sono per il 2023. Specie dopo la proposta del Governo italiano ai Sindacati di Cgil, Cisl e Uil. La proposta di impostare la flessibilità in uscita sul ricalcolo dell’assegno con il contributivo.

Così come è riportato in questo articolo.

Caccia aperta alla pensione sicura con la Quota 102, con l’Opzione Donna ed anche con l’Ape sociale

Nel dettaglio, per la Quota 102 servono 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Ovverosia, gli stessi che sono, anzi che erano richiesti con la Quota 100 che è andata a scadenza il 31 dicembre scorso.

Mentre per il requisito anagrafico servono 64 anni di età. Entrambi i requisiti per Quota 102 devono essere maturati nel corso del 2022. Con la possibilità poi di esercitare l’opzione anche dopo il 2022 grazie alla cristallizzazione dei requisiti.

Opzione Donna e Ape sociale per il ritiro dal lavoro nell’anno in corso

Per la caccia aperta alla pensione sicura con Opzione Donna nel 2022, invece, le lavoratrici autonome e quelle dipendenti possono ritirarsi dal lavoro, rispettivamente, con 59 e con 58 anni di età. Ma a patto di aver versato 35 anni di contributi previdenziali. E che i due requisiti siano stati maturati entro e non oltre il 31 dicembre del 2021.

Per la caccia aperta alla pensione sicura con l’Ape Sociale, invece, gli anni di età che servono sono 63. Mentre per quel che riguarda il requisito contributivo questo varia da 30 a 36 anni in base alle categorie di persone e di lavoratori che possono accedere alla misura. Ovverosia, i lavoratori addetti in mansioni gravose. Gli invalidi, i caregiver ed anche i disoccupati di lungo corso.