Anche se in passato i beneficiari dei buoni pasto li hanno utilizzati cumulandoli per fare la spesa al supermercato, è bene sottolineare che tale comportamento era vietato espressamente dalla legge.

Con l’approvazione delle nuove regole per la riforma dei buoni pasto, invece, è diventato lecito spendere i buoni pasto per la spesa alimentare della famiglia. La nuova normativa, però, stabilisce che per una spesa non possono essere utilizzati più di 8 buoni pasto nello stesso esercizio commerciale nella stessa giornata. Resta, però, il divieto di utilizzare i buoni pasto per l’acquisto di generi non alimentari poiché la funzione del buono pasto (che è appunto quella di andare a sostituire il pasto nelle aziende in cui è previsto il servizio mensa) è proprio quella di acquistare beni alimentari.

Non si possono acquistare con i buoni pasto, quindi, detersivi, prodotti per l’igiene personale e della casa, cosmetici e tutto quello che non rientra nei beni alimentari.

Spendere buoni pasto: ecco come funziona

Nella stessa spesa, quindi, è consentito utilizzare fino ad 8 buoni pasto nello stesso giorno (l’importante è che vengano utilizzati in un giorno lavorativo del beneficiario, non il giorno di riposto o un giorno in cui non lavora). I buoni pasto, però, non danno diritto al resto in denaro né alla possibilità di poter spendere il residuo in un’altra occasione. Se, ad esempio, si ha una spesa di 25 euro e si deve pagare con buoni pasto da 7 euro se ne possono utilizzare 3 dando i 4 euro rimanenti contanti, oppure utilizzandone 4, si perderebbero 2 euro.