In queste giornate di caldo record vale la pena ricordare che cosa rischia chi si mette a bruciare erbacce e sterpaglie del giardino incurante della pericolosità. Molti lo fanno con superficialità, sottovalutando le conseguenze. Grazie alla raccolta differenziata, in realtà, basterebbe raccogliere erbacce e sterpaglie e gettarle nel giorno dell’umido.

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Bruciare erbacce e sterpaglie: multa e denuncia penale

Prima di tutto è bene spiegare che bruciare erbacce e sterpaglie si può rilevare sia in sede civile che penale.

 Nel primo caso il riferimento è alle emissioni di fumo tra terreni confinanti.

L’articolo 449 del codice penale, invece, inquadra come reato di incendio la condotta di chi raccoglie erbacce e sterpaglie e le brucia generando fiamme. Da questa prospettiva la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di due soggetti, ripresi da filmati, condannati per reato di incendio. Il requisito di “diffusività” delle fiamme, connesso alla denuncia, ovvero la potenzialità di espansione, è stata connessa alla natura altamente infiammabile del materiale bruciato. Confermate anche le difficoltà di spegnimento visto che, nel caso di specie, era stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
Dal punto di vista civile, invece, la sanzione è subordinata al fastidio arrecato ai vicini qualora i fumi e le emissioni superino la soglia di tollerabilità. Se sussiste o meno il superamento della soglia è a discrezione del giudice. Il concetto di “normale tollerabilità” è infatti lasciato volutamente vago e generico.