Il Mic – Direzione generale Cinema e audiovisivo ha appena pubblicato sul proprio sito l’apposita modulistica per la prima sessione di richieste del cosiddetto bonus videogiochi. È possibile farne richiesta entro il 31 gennaio. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus Videogiochi, cos’è e chi può farne richiesta

Il bonus videogiochi (legge n. 220/2016, articolo 15), sostanzialmente, consiste in un credito d’imposta in favore dei produttori di videogiochi pari al 25 per cento del costo di produzione degli stessi, fino all’ammontare massimo annuo di un milione di euro per ciascuna impresa di produzione ovvero per ciascun gruppo di imprese.

L’indennizzo in questione e le altre misure di sostegno pubblico, ad ogni modo, non possono superare, complessivamente, il 50% del costo eleggibile del videogioco.

Il beneficio è riconosciuto in relazione agli investimenti effettuati per la produzione di videogiochi che hanno la nazionalità italiana e che sono stati riconosciuti da una commissione esaminatrice come opere di valore culturale e che, si legge nel decreto:

“contribuiscono allo sviluppo della creatività italiana ed europea nei videogiochi attraverso elementi di qualità, originalità e innovazione tecnologica e artistica”.

A pena di decadenza, il beneficio spetta a condizione che un importo non inferiore al credito d’imposta riconosciuto sia speso nello Spazio economico europeo.

In bonus videogiochi, inoltre, può essere erogato solamente a società di capitali o di persine con un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a diecimila euro,

Non possono chiedere il contributo le associazioni culturali e le fondazioni senza scopo di lucro.

Online i moduli per le domande preventive

Il Mic – Direzione generale Cinema e audiovisivo ha appena pubblicato sul proprio sito la modulistica per la prima sessione di richieste del cosiddetto bonus videogiochi.

Per poter accedere alla richiesta di riconoscimenti o contributi, si legge in un comunicato del del 22 dicembre, è necessario:

  • attivare un account sulla piattaforma DGCOL;
  • registrare l’anagrafica del soggetto richiedente.

Oltre a questo, bisogna anche possedere:

  • un indirizzo di PEC;
  • un dispositivo per l’apposizione della firma digitale (si veda il “vademecum firma digitale” sotto riportato)

All’interno della sezione “Crea nuova domanda” della piattaforma DGCOL è possibile visualizzare tutti i bandi attivi.

 

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