Sul bonus verde nel 2021 con Iva al 22%, resta così o ci sarà imposta agevolata? La domanda è d’obbligo in quanto il bonus verde sarebbe ancor più vantaggioso se sull’imposta sul valore aggiunto fosse applicata un’aliquota agevolata. Ovverosia, l’Iva agevolata che è prevista, invece, per i lavori in casa. Per esempio, quelli di pittori e muratori. Si tratta, nello specifico, dell’Iva al 10% che è prevista per i lavori edili. Da quelli per il restauro ed il risanamento conservativo, e passando per i lavori di ristrutturazione e di recupero edilizio.

Bonus verde nel 2021, perché l’Iva è al 22%?

In altre parole, perché per la fruizione del bonus verde 2021 la fattura del giardiniere riporta l’Iva al 22%, mentre in quella del muratore l’Iva è al 10%? Chiaramente, la differenza è di tipo legislativo, e quindi correlata alla normativa fiscale vigente su due differenti agevolazioni. Quella relativa al bonus verde, appunto, e quella sull’Iva agevolata in edilizia. Per esempio, la fattura per i lavori potrà essere con Iva al 10% solo quando, per il giardino, l’intervento di manutenzione straordinaria riguarda le aiuole attraverso delle opere murarie.

Come funziona l’agevolazione e la massima detrazione Irpef ottenibile

Fino al 31 dicembre del corrente anno, salvo proroghe, con il bonus verde 2021 si possono effettuare i lavori di riqualificazione di giardini. Potendo beneficiare della restituzione del 36% delle spese sostenute ed ammissibili. La restituzione consiste nella maturazione di un credito Irpef che, suddiviso in più rate annuali, si può poi portare in detrazione dalle tasse da pagare in sede di dichiarazione dei redditi.

E precisamente in 10 quote annuali di pari importo con un massimale di spesa che è pari a 5.000 euro per ogni unità immobiliare a uso abitativo. Di conseguenza, effettuando il calcolo del 36% di 5.000 euro, la massima detrazione Irpef per i bonus verde 2021 è pari a 1.800 euro.

Al bonus verde 2021, che è un’agevolazione ai fini Irpef, e quindi per le persone fisiche, possono accedere non solo i proprietari di immobili.

Ma anche da tutti coloro che per la casa sono titolari di un diritto reale di godimento. E quindi pure per i locatari in affitto, per gli usufruttuari e per i comodatari.