Nel Modello 730/2020 o Modello Redditi PF/2020 (a seconda del modello dichiarativo utilizzato dal contribuente), trova spazio la prima delle 10 rate in cui è fruibile il bonus verde con riferimento alle spese sostenute nel 2019. Troverà altresì spazio la 2° delle 10 rate laddove la spesa fosse stata sostenuta nel 2018.

Stiamo parlando della detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute nel 2018 e 2019 per la “sistemazione a verde” delle aree private scoperte. Nel dettaglio, sono detraibili le spese sostenute in quegli anni ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi relativi alla:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
  • spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione di tali interventi.

Tutti i chiarimenti sul nuovo bonus sono contenuti nella Circolare n. 13/E del 2019 e l’Agenzia delle Entrate rende disponibile sul proprio sito istituzionale una guida informativa esaustiva sul beneficio.

Il bonus è stato, comunque, prorogato anche per le spese fatte nel 2020.

Come funziona

Lo sgravio fiscale spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni (bonifico ordinario, carta di credito, ecc.) ed è ripartito in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

È fissato in 5.000 euro per ogni unità immobiliare ad uso abitativo, il limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione. Inoltre il beneficio spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. In tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

L’indicazione nel Modello 730/2020 o nel Modello Redditi PF/2020

Se il contribuente presenta il Modello 730/2020, interessati alla compilazione sono righi da E41 ad E43. Si tenga presente che per ogni anno e per ogni unità immobiliare oggetto di interventi va compilato un rigo diverso.

Occorre quindi, compilare il campo “Anno”, dove riportare l’anno di sostenimento della spesa (quindi 2018 o 2019). In colonna 2 (Tipologia) occorre indicare il codice 12 (“spese sostenute dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2019 per le spese di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”).

Indicare poi il codice fiscale del condominio, se trattasi di interventi fatti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. In Colonna 5 (acquisto, eredità o donazione) indicare il codice 4 se il contribuente nell’anno 2019 ha ereditato, acquistato o ricevuto in donazione l’immobile da una persona che aveva rateizzato la spesa, sostenuta in anni precedenti, nella misura ordinaria di 10 rate. Infine occorre compilare la Colonna 8 (numero rata) dove indicare il numero della rata che il contribuente utilizza per il 2019 (quindi riportare “1” se la spesa è stata fatta nel 2019 oppure “2” se la spesa è stata effettuata nel 2018) e la Colonna 9 (Importo spesa) in cui indicare l’intero importo delle spese sostenute nell’anno riportato in colonna 1.

Stesso principio di compilazione vale nel caso in cui il contribuente invece che del Modello 730/2020 presenti il Modello Redditi PF/2020, con la differenza che c’è anche la colonna “Importo rata” (dove riportare l’importo della rata di cui si sta beneficiano nel modello dichiarativo). I righi interessati dalla compilazione sono da RP41ad RP49.