Se il marito sostiene le spese per i lavori nel giardino di una casa di proprietà della moglie, può portarle in detrazione e recuperare fino al 36% con il bonus verde? Ci scrive a tal proposito il signor Paolo che spiega “sono sposato ma residente in un’altra regione rispetto a mia moglie che é la proprietaria della casa dove sono domiciliato” e ci chiede appunto se, avendo sostenuto lui le spese di intervento sul giardino ed essendo la moglie casalinga, fosse possibile comunque fare domanda di bonus verde a suo nome per non perdere la detrazione.

Coniuge non residente che sostiene le spese dei lavori: può fare domanda bonus verde a suo nome?

Che cosa ci dice l’Agenzia delle Entrate a proposito di casi simili?

Partiamo analizzando i requisiti soggettivi del bonus verde.

La normativa prevede che la “detrazione spetti al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento. Lo status di convivenza deve sussistere già al momento in cui si attiva la procedura ovvero alla data di inizio dei lavori. La detrazione spetta al familiare per i costi sostenuti per gli interventi effettuati su una qualsiasi delle abitazioni in cui si esplica la convivenza, purché tale immobile risulti a disposizione. La detrazione non spetta, quindi, per le spese riferite ad immobili a disposizione di altri familiari (ad esempio il marito non potrà fruire della detrazione per le spese di ristrutturazione di un immobile di proprietà della moglie dato in comodato alla figlia) o di terzi. Non è invece richiesto che l’immobile oggetto dell’intervento sia adibito ad abitazione principale del proprietario o del familiare convivente”.
Nel caso che ci viene proposto quindi appare da escludere l’applicazione del bonus verde mancando il requisito della convivenza tra i coniugi (che peraltro dovrebbe sussistere già al momento in cui sono stati fatti i lavori).

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