Il bonus vacanze potrebbe non essere al sicuro. Come per la generalità delle truffe online, il rischio di perdere il codice personale del bonus vacanze sta diventando frequente.

Nell’universo digitale, dei social, dei mille contatti quotidiani, non è difficile incappare in errori o farsi ammaliare da truffatori digitali. Il furto di dati è ormai una costante e le truffe in rete, tanto in Italia come all’estero, hanno registrato un’impennata di casi nel 2020.

Bonus vacanze, come evitare le truffe

Ma come possono rubarci il bonus? È emersa di recente la presenza, su alcuni social network tra cui Instagram, di account che offrono la possibilità di convertire in denaro i bonus vacanze.

Sconti che i cittadini hanno attivato attraverso la App Io, ma non ancora utilizzato per un soggiorno turistico.

Alcuni cittadini, inoltre, hanno segnalato account o banner che pubblicizzano offerte turistiche particolarmente convenienti e che, una volta ottenuti il codice fiscale del cittadino e il codice univoco (o il QRcode) del bonus vacanze, vengono chiusi e “scompaiono” dal web.

Le raccomandazioni dell’Agenzia delle Entrate

In realtà, precisa l’Agenzia delle Entrate, si tratta di vere e proprie truffe ai danni di cittadini, il cui bonus è “bruciato” e non può più essere utilizzato né rigenerato in alcun modo. Sono state già avviato le verifiche opportune e si invitano i cittadini alla massima cautela e a utilizzare l’agevolazione come espressamente previsto dalle norme.

Il bonus e gli altri dati devono essere comunicati al fornitore del servizio turistico solo al momento dell’effettivo pagamento dell’importo dovuto per la vacanza. L’Agenzia sottolinea che qualunque diverso utilizzo dei dati relativi allo sconto non è consentito.

Come si utilizza lo sconto

L’unica modalità di utilizzo del bonus vacanze è quello di spenderlo. Colui che ha ottenuto lo sconto e intende utilizzarlo anche a distanza di tempo, può solo custodirlo fino a quando comunicherà al fornitore il codice univoco (esibendo il QRcode).

Questa operazione deve essere accompagnata dall’esibizione del codice fiscale sul quale è rilasciato il bonus vacanze. Il codice fiscale sarà quindi riportato nella fattura dell’albergo a fronte del pagamento del soggiorno.

Il fornitore verifica quindi la validità del bonus vacanze inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto nell’apposita procedura web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

Solo in caso di esito positivo del riscontro per via telematica, lo sconto potrà essere applicato e il bonus utilizzato e quindi scaricato. E’ questo l’unico utilizzo del bonus vacanze consentito.