Via libera al bonus TV senza ISEE sì, ma l’iter prevede questi passaggi altrimenti si perde. In altre parole, pure per il contributo statale fino a 100 euro, per la rottamazione del vecchio televisore, bisogna fare molta attenzione. Altrimenti lo sconto di Stato, introdotto con l’arrivo del nuovo segnale del digitale terrestre, rischia di essere inarrivabile.

Nel dettaglio, e prima di tutto, sul bonus TV senza ISEE si è tutti d’accordo. In quanto per fruire dello sconto fino al 20% sul prezzo del nuovo televisore, fino appunto a 100 euro, non ci sono limiti di reddito da rispettare.

Pur tuttavia, ci sono alcune criticità.

Il bonus TV senza ISEE sì ma l’iter prevede questi passaggi altrimenti si perde

La prima condizione, per accedere al bonus TV senza ISEE, è quella di possedere il televisore da rottamare. Che si può consegnare al rivenditore, quello dove si acquista il nuovo apparecchio. Oppure si può smaltire recandosi presso un centro di raccolta RAEE.

Dopodiché, per il bonus TV senza ISEE, c’è pure un modulo. Che si può scaricare dal sito Internet del MiSE. Ovverosia, dal portale istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico. Il modulo, debitamente compilato, si consegna al rivenditore che, caricando i dati in piattaforma, potrà poi concedere lo sconto statale.

Dal vecchio televisore al modulo, per l’incentivo statale non finisce qui. In quanto lo sconto di Stato viene concesso se e solo se si è in regola con il pagamento del canone RAI. Quello addebitato annualmente a rate sulla bolletta della luce. Autocertificando il falso, invece, in caso di controlli sul bonus TV senza ISEE si rischia chiaramente grosso.

Quali rivenditori offrono lo sconto rottamazione fino a 100 euro per il vecchio televisore?

L’ultimissimo step, per il Bonus TV senza ISEE, è rappresentato dalla scelta del rivenditore. In quanto lo sconto rottamazione per il vecchio televisore può essere concesso solo dai rivenditori autorizzati.

Ovverosia, da quelli che si sono registrati sulla piattaforma online del MiSE. Il rivenditore poi recupererà lo sconto praticato al cliente con la classica formula del credito di imposta.