Hanno tra i 30 e i 35 anni: sono la generazione dei giovani, nati dopo il boom economico ma non sono “abbastanza giovani” da rientrare in alcuni bonus specifici riservati a questi ultimi. Un ibrido che a livello occupazionale ed economico potrebbe essere svantaggiato. Che cosa fa lo Stato? Quali sono gli aiuti fiscali e incentivi previsti? Ce ne sono diversi e attengono a settori eterogenei: per permettere ai trentenni di comprare casa, fare investimenti lavorativi etc.

A ben vedere, in realtà, a livello immobiliare prima gli aiuti erano più numerosi perché era previsto un bonus mobili ad hoc per le giovani coppie.

Bonus lavoro e assunzioni giovani under 35

Il caso del bonus resto al Sud ci fa riflettere su come oggi il concetto di “giovane” sia cambiato. Oggi, nella nuova formulazione, hanno diritto al bonus i residenti nelle regioni che rientrano nella normativa fino a 45 anni.

La Legge di Bilancio 2020 ha confermato anche il Bonus assunzioni giovani, ovvero gli sgravi fiscali previsti per i datori di lavoro: la durata è di tre anni dalla firma del contratto e l’importo massimo di 3 mila euro l’anno. Il bonus si concretizza in uno sgravio contributivo importante, che copre fino al 50% dei contributi obbligatori. Ne può beneficiare chi assume giovani under 35 non occupati e che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato. Il bonus assunzioni raddoppia, arrivando a coprire il 100%, se il giovane risiede al sud o se rientra nei Neet e ha meno di 30 anni.

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