Tra i tanti provvedimenti previsti con il decreto Aiuti, è stato anche istituito il cosiddetto bonus traporti pubblici. Si tratta di un contributo, fino ad un massimo di 60 euro, a copertura del costo sostenuto per l’acquisto di un abbonamento per il trasporto pubblico.

Il bonus, anche se è stato previsto con un decreto “d’emergenza”, potrebbe presto diventare strutturale. A dirlo è stato proprio il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Vediamo meglio di cosa si tratta e a chi spetta il beneficio in argomento.

Bonus trasporti pubblici, cos’è e a chi spetta

Come già detto in apertura, il primo decreto Aiuti ha previsto anche il un bonus trasporti pubblici. Si tratta di un contributo, pari al 100 per cento e fino ad un massimo di 60 euro, a copertura dei costi sostenuti per l’acquisto, entro la fine dell’anno, di un abbonamento per i servizi di:

  • traposto pubblico locale;
  • pubblico regionale e interregionale;
  • ferroviario nazionale.

Il bonus trasporti spetta alle persone fisiche (lavoratori, studenti e pensionati) con reddito 2021 non superiore a 35 mila euro. Il buono è personale e non cedibile a terzi.

La bozza del Decreto Aiuti bis ha previsto il rifinanziamento del bonus trasporti pubblici con ulteriori 101 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere ai 79 milioni di euro previsti con la prima versione dello stesso decreto. Stiamo parlando, dunque, di un finanziamento totale di 180 milioni di euro per il 2022.

Il contributo potrebbe diventare strutturale, lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando

Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando in una ormai non recentissima intervista, ha spiegato il bonus trasporti pubblici fino a 60 euro è una misura sperimentale ma si proverà a “renderla strutturale anche per il prossimo anno”.

Il ministro Giovannini ha invece spiegato che questo bonus, oltre alla valenza sociale di sostegno per le persone economicamente più fragili, è anche un incentivo all’uso del trasporto pubblico locale che avrà “ricadute positive anche dal punto di vista della sostenibilità sociale e ambientale”.

Il beneficio potrà essere richiesto a partire da settembre. È quanto stabilito dal decreto attuativo da poco firmato congiuntamente dagli stessi ministri del Lavoro e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili.