Viaggiare diventa più economico grazie allo sconto che lo Stato ha deciso di riconoscere sugli abbonamenti per il trasporto pubblico. Parliamo del c.d. bonus trasporti.

Un buono dal valore massimo di 60 euro che può essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Un bonus trasporti per se o anche un bonus trasporti per figli. Probabilmente chi ha figli cercherà di richiedere il buono per gli abbonamenti del figlio che necessita di prendere pullman, treno o altro mezzo per recarsi a scuola o all’università.

Nelle città, soprattutto dove ci si sposta con i mezzi pubblici, non preferendo rimanere imbottigliati nel traffico con la propria auto, probabilmente il lavoratore (senza figli) cercherà di sfruttare il bonus per se stesso.

Le risorse stanziate allo scopo sono 79 milioni di euro.

Bonus trasporti per i figli o per se stessi (come fare domanda)

Il contributo non è automatico. Per averlo bisogna fare domanda attraverso l’apposita piattaforma web bonus trasporti del Ministero del Lavoro e Politiche sociali. Il richiedente deve autenticarsi con credenziali SPID o CIE (carta identità elettronica). Se il bonus trasporti è chiesto per se stessi bisogna indicare il proprio codice fiscale.

In caso di bonus trasporto per figli, occorre distinguere a seconda che trattasi di figli minorenni o maggiorenni.

Per figli minorenni la richiesta è fatta dal genitore. Questi si autentica con proprio SPID o CIE e poi indica il codice fiscale del figlio.

Nel caso di figlio maggiorenne la richiesta deve essere fatta direttamente da quest’ultimo, il quale, quindi, si autentica con proprie credenziali ed indica il suo codice fiscale.

Ricordiamo la il bonus è partito il 1° settembre 2022.

Il requisito

Per avere il bonus trasporti, comunque, è richiesto il rispetto di un requisito reddituale. Possono farne richiesta le persone fisiche con reddito personale anno 2021 non superiore a 35.000 euro.

Se trattasi di bonus trasporti per figli:

  • se la richiesta è per il figlio minorenne il requisito deve essere rispettato dal genitore che ne fa richiesta
  • laddove trattasi di bonus trasporti per figli maggiorenni, la condizione deve essere rispettata dal figlio stesso che fa domanda.

Il buono può essere chiesto una sola volta e per un solo abbonamento. Non cambia nulla se trattasi di abbonamento settimanale, mensile o annuale. L’importo che spetta è pari al 100% della spesa. Il voucher, tuttavia, NON può essere superiore a 60 euro.

Esempio

Abbonamento costa 100 euro, il bonus trasporti può essere di 60 euro.

Sulla parte di spesa non coperta dal buono è ammessa la detrazione IRPFE 19% trasporto pubblico di cui all’art. 15 del TUIR.

L’acquisto dell’abbonamento deve avvenire entro il 31 dicembre 2022. Poi il periodo di validità può iniziare anche dopo.

Esempio

Abbonamento acquistato a dicembre 2022 con validità 1° gennaio 2023 – 31 gennaio 2023.

Altra cosa fondamentale da ricordare è che sia per il bonus trasporti per figli sia per se stessi, sono esclusi gli abbonamenti al servizio di trasporto privato (si pensi, ad esempio, all’abbonamento che il genitore paga per il figlio che va a scuola con pullman privato). Esclusi anche gli abbonamenti che prevedono servizi particolari (come quelli di prima classe).