Rientrano nell’ecobonus 65% anche i sistemi tecnologici che permettono di controllare da remoto i sistemi di riscaldamento, ecco perchè si sente parlare anche di bonus termosifoni.

In realtà, tali sistemi rientrano nella c.d building automation.

I sistemi di building automation

Sono definiti sistemi di building automation i sistemi  che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.

Dunque, tramite tablet, smartphone, pc, è possibile programmare anche l’accensione o lo spegnimento dei sistemi di riscaldamento.

Anche dei termosifoni. Per questo si sente parlare anche di bonus termosifoni.

Bonus termosifoni con controllo wifi: come recuperare il 65% della spesa

Individuato il bonus termosifoni, è necessario capire qual è il limite max di detrazione ammissibile al 65%.

Ebbene:

  • per interventi con data di inizio lavori antecedente al 6 ottobre 2020 non vi è alcun limite di detrazione;
  • il limite è di 15.000 euro per unità immobiliare, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020.

Per le spese sostenute nel 2020 e 2021 (anche 2022 se rientrano nel superbonus), in luogo della detrazione, è possibile optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito in favore di soggetti terzi.

Non spetta alcuna detrazione per i device quali tablet, smartphone e pc utilizzati per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento.

In merito ai requisiti tecnici dell’intervento, i dispositivi in esame devono (Fonte vademecum ENEA):

  • mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
  • mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
  • consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati atri sistemi di misurazione installati nell’impianto purché funzionanti.

Inoltre,  devono essere rispettate le norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica, di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro).

I documenti da conservare

La documentazione da conservare ai fini del bonus termosifoni è sia di natura tecnica che amministrativa.

Ad esempio, il contribuente deve conservare le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute per gli interventi. La ricevuta del bonifico bancario o postale che attesta il pagamento. Inoltre, è necessario conservare la stampa della e-mail inviata dall’ENEA contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa.