Il bonus terme è fino a 200 euro della spesa sostenuta per godere del servizio termale. Sulla parte restante della spesa si può, comunque, godere della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi?

Ricordiamo, infatti, che le cure termali rientrano, a condizione che siano prescritte dal medico, tra le spese sanitarie per le quali il legislatore riconosce una detrazione fiscale del 19% (sono escluse le spese di vitto ed alloggio presso la struttura).

Il bonus terme è fino a 200 euro

Il bonus terme, ricordiamo, si sostanzia in un buono fino ad un massimo di 200 euro da utilizzare per il godimento dei servizi termali, inclusi quelli wellness e beauty (sono esclusi i servizi di vitto e alloggio).

Si potrà richiedere, dall’8 novembre 2021, esclusivamente presso le strutture termali che si sono preventivamente accreditate.

L’importo massimo del buono, come detto è di 200 euro. Ciò significa che se ad esempio il servizio termale costa 150 euro il bonus terme applicato sarà di 150 euro, Laddove, invece, ad esempio il servizio costa 350 euro, il buono coprirà solo i primi 200 euro, mentre i restanti 150 euro dovranno essere pagati.

La spesa residua si può detrarre?

Sulla parte pagata e, quindi, non coperta dal bonus terme il cittadino può godere della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi purché il servizio goduto sia configurabile come cura termale e sussista la prescrizione medica.

Ai fini della detrazione, il pagamento deve risultare da strumento tracciabile (bonifico, carta di credito, carta di debito, assegno, ecc.).

Ricordiamo infine che il bonus non è legato all’ISEE e spetta a tutti i cittadini residenti in Italia (bisogna essere maggiorenni). E’ individuale (e non può essere ceduto a terzi né a titolo gratuito né dietro corrispettivo).

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