Il Presidente della Regione Nicola Zingaretti ha lanciato il bando “Bonus Lazio Km 0“. In un periodo storico difficile come quello che stiamo vivendo, sostenere il km zero nei ristoranti significa aiutare a ripartire sia questi ultimi, sia i piccoli produttori locali. Ecco quanto spetta di rimborso, chi può richiederlo e a partire da quando. Vediamolo più da vicino insieme.

 

Quali sono i prodotti a km zero rimborsabili

Mentre il governo inserisce il bonus ristoranti nel decreto agosto, dal Lazio arriva un’idea per sostenere ulteriormente quelli locali (nella capitale ma anche nella Tuscia e nelle altre province laziali).

L’iniziativa prevede un rimborso pari al 30% della spesa per i ristoratori che scelgono i prodotti locali. Indirettamente, quindi, la misura va a sostenere anche le aziende agricole locali. Sono agevolabili gli acquisti dei prodotti DO, IG e PAT.

Come funziona il bonus Km zero nel Lazio

Il rimborso copre il 30% della spesa. I voucher km zero avranno un importo di:

  • 500 euro per una spesa ammissibile di 1.667 euro;
  • 5000 euro per una spesa ammissibile di 16.667 euro.

Chi può fare domanda

La partecipazione è estesa a tutti i ristoratori, primari e secondari, nel Lazio.

Ecco i codice ATECO attività ammessi al bando:

  • 50.16.11: ristorazione con somministrazione;
  • 50.16.12: ristorazione connessa ad azienda agricola;
  • 56.10.50: ristorazione su treni e su navi;
  • 56.21.00: catering per eventi, banqueting.

Il bando ufficiale completo sarà pubblicato online il 20 ottobre, sul sito della Regione Lazio.