Il decreto Aiuti bis ha previsto un pacchetto di misure pensate per aiutare famiglie e imprese in difficoltà economica a causa dell’impennata dei costi dell’energia. In questi giorni, in particolare, si sta tanto parlando del cosiddetto bonus bollette da 600 euro. Si tratta di un contributo che può essere erogato in busta paga direttamente dal proprio datore di lavoro.

Il problema, lo diciamo fin da subito, è che non si tratta di un vero bonus. In questo caso, sarebbe più opportuno parlare di un rafforzamento dei cosiddetti fringe benefits per i soli costi delle utenze.

Tuttavia, un bonus bollette esiste per davvero, ed anche stato potenziato dall’attuale governo. Stiamo parlando del cosiddetto bonus sociale. Esso consiste in una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas e idrica dei cittadini in condizioni di disagio economico o fisico. Vediamo meglio di cosa si tratta e cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito a queste due misure.

Bonus bollette da 600 euro, cos’è e a chi spetta

Come già detto in apertura, il bonus bollette da 600 euro di cui si parla tanto in questi giorni, in realtà, non è un vero bonus.

Il decreto Aiuti Bis, sostanzialmente, ha previsto l’aumento del tetto massimo di alcuni fringe benefits. Stiamo parlando di quelle risorse che i datori di lavoro mettono a disposizione dei propri dipendenti per creare welfare aziendale e incentivare la produttività di quest’ultimi.

I fringe benefits rappresentano una forma di retribuzione che non concorre alla formazione del reddito di chi li riceve entro il limite di spesa di 258,23 euro all’anno.

Ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del TUIR: “non concorre alla formare il reddito di lavoro dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se, complessivamente, di importo non superiore a euro 258,23 l’anno; se il valore in questione è superiore a detto limite, lo stesso concorre interamente a formare il reddito”.

Il decreto Aiuti bis ha innalzato tale tetto a 600 euro per il pagamento delle utenze dei propri dipendenti.

In particolare, l’articolo 12 del decreto-legge n. 115 del 9 agosto 2022, prevede quanto segue:

“Limitatamente al periodo d’imposta 2022, in derogax a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del TUIR, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di 600 euro”.

Il bonus bollette 600 euro, dunque, non è nient’altro che una somma di denaro che il datore di lavoro può erogare al dipendente per il pagamento delle proprie utenze. Somme che non costituiscono reddito tassabile per il lavoratore entro la soglia dei 600 euro.

Ovviamente, l’erogazione di tale bonus 600 euro è esclusivamente a discrezione del datore di lavoro.

Bonus sociale: cos’è e a chi spetta

Come già detto in apertura, il nostro ordinamento prevede un vero e proprio bonus bollette o bonus sociale. Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale e idrica dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico.

Nel corso degli anni, ci state previste diverse novità proprio in merito ai bonus sociali.

Per effetto del decreto Energia, approvato in Consiglio dei ministri il 18 marzo 2022 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21 marzo 2022, da aprile e fino al 31 dicembre 2022 il limite ISEE per l’accesso al bonus in argomento, è stato aumentato 12 mila euro, rispetto agli 8.265 euro previsti in via ordinaria

La procedura per richiedere lo sconto è quasi automatica.

Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali sono

riconosciuti automaticamente ai cittadini che ne hanno diritto. Ma sarà indispensabile presentare

una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ogni anno oppure risultare titolari di Reddito o Pensione di Cittadinanza.

Il valore dei bonus sociali viene periodicamente aggiornato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), in base ai criteri previsti dalla normativa. Sul sito della stessa bonus  vengono pubblicati e aggiornati i vari sconti.

In generale possiamo dire che Il valore del bonus sociale dipende dal numero di componenti del nucleo familiare e dall’ISEE indicati nella DSU.

Entrambi i bonus (sociale e fringe benefits da 600 euro) sono cumulabili, ovviamente nel rispetto dei limiti previsti dalle rispettive normative.