Il decreto sostegni bis, fra le tante misure in esso contenute, prevede anche quello che ormai è stato ribattezzato come il “bonus smart working”.
In realtà, si tratta di un potenziamento di una misura fiscale già esistente, ossia quella del cosiddetto fringe benefits per l’acquisto di beni da ufficio: scrivanie, sedie ergonomiche, prodotti di illuminazione e altro ancora. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Fringe Benefits, di cosa si tratta?

I fringe benefits sono tra le principali risorse a disposizione dei datori di lavoro per creare welfare aziendale e incentivare la produttività dei propri dipendenti.

Essi rappresentano una forma di retribuzione in natura, che non concorre alla formazione del reddito di chi li riceve entro il limite di spesa di 258,23 euro all’anno. Con il decreto sostegni bis, sostanzialmente, è stato aumentato il tetto massimo fino a 516,46 euro per ogni dipendente.

Bonus smart working, come funziona?

Con il nuovo bonus smart working da 516,46 euro, per tutto il 2021, i lavoratori possono acquistare: scrivanie, sedie ergonomiche, prodotti di illuminazione e altro ancora.
È possibile usufruire di questa misura, sostanzialmente, attraverso 2 distinte modalità:

  • i beni in oggetto possono essere acquistati direttamente dall’azienda e consegnate ai dipendenti, deducendo le spese sostenute;
  • è possibile utilizzare piattaforme di welfare per distribuire dei voucher ai dipendenti da spendere in negozi convenzionati.

Questa misura, lo ricordiamo, è stata pensata anche per aiutare il settore dell’arredo, tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria del coronavirus e dalle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese.

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