Il bonus rubinetti e sanitari fino a 1.000 euro (c.d. bonus idrico) spetta per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di sostituzione di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

I lavori devono riguardare immobili esistenti e su cui il richiedente il bonus (maggiorenne e residente in Italia) abbia diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, abitazione, ecc.).

Tali diritti devono sussistere alla data di richiesta del beneficio.

Le spese ammesse sono quelle sostenute (salvo proroghe) entro il 31 dicembre 2021. Per ottenere il bonus rubinetti e sanitari occorre presentare apposita domanda tramite l’applicazione web “Piattaforma bonus idrico” del Ministero della Transizione Ecologica. Non è previsto alcun click day in quanto il contributo sarà disponibile fino ad esaurimento delle risorse.

Il bonus rubinetti e sanitari è per una sola casa

Il decreto attuativo del contributo (firmato il 27 settembre 2021), stabilisce che il bonus rubinetti e sanitari può essere chiesto:

  • per un solo immobile
  • una sola volta
  • ed anche solo da uno dei comproprietari dell’immobile, a condizione che la spesa sia da lui sostenuta.

Se lo chiede uno dei comproprietari dell’immobile non può essere richiesto anche dall’altro. A tal proposito il decreto dispone che alla domanda occorre allegare la dichiarazione di avvenuta comunicazione all’altro comproprietario della volontà di fruirne.

Il decreto non parla di immobile adibito a prima casa o seconda casa. Quindi, ciò significa che il bonus è ammesso anche per spese sostenute sulla seconda abitazione (ossia diversa da quella in cui si vive). Ovviamente se si gode del bonus rubinetti sulla seconda casa poi non se ne potrà godere per le spese riferite alla prima casa.

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