A fronte di spese sostenute per lavori edili sulla casa il legislatore riconosce una serie di bonus fiscali. Tra questi il più conosciuto è il bonus ristrutturazione.

A differenza degli altri bonus, quest’ultimo è strutturale, nel senso che è per sempre (salvo che il legislatore decida di abolirlo) ed è previsto espressamente dall’art. 16-bis del TUIR. Ciò che, invece, non è per sempre è l’attuale aliquota di sgravio fiscale prevista.

Il bonus ristrutturazione nel tempo

Il bonus ristrutturazione nasce come detrazione fiscale pari al 36% della spesa sostenuta per lavori di ristrutturazione della casa.

L’importo massimo di spesa su cui applicare la citata aliquota è fissato a 48.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è da godere in 10 quote annuali di pari importo.

Tuttavia, per le spese sostenute nel periodo 26 giugno 2012 – 30 giugno 2013, il legislatore aveva innalzato la percentuale di detrazione al 50% e contestualmente anche il limite massimo di spesa portandolo da 48.000 euro a 96.000 euro.

Successivamente tale previsione è stata prorogata di volta in volta, fino all’ultima proroga riferita alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2021.

La proroga del bonus al 2022

Riepilogando:

  • spese sostenute prima del 26 giugno 2012, il bonus ristrutturazione era al 36% con limite massimo di spesa a 48.000 euro per unità immobiliare
  • oneri sostenuti dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021,  il bonus ristrutturazione è al 50% con limite massimo di spesa a 96.000 euro per unità immobiliare.

Essendo, come detto, il bonus ristrutturazione strutturale, ne consegue che laddove il legislatore non dovesse intervenire con nessuna proroga nella prossima legge di bilancio, questi non scomparirà ma dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 si ritornerebbe ad una detrazione pari al 36% da applicare su un limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare.

Vogliamo, infine, ricordare che, limitatamente alle spese 2020 e 2021 è prevista la possibilità di optare, il luogo della detrazione fiscale, per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.

Potrebbero anche interessarti: