Buone notizie per tutti le attività commerciali di piccole dimensioni (sotto i 400 mila euro di fatturato l’anno), potranno usufruire di un credito d’imposta sulle commissioni per le transazioni addebitate per tutte le operazioni effettuate tramite pos.

A partire da quest’anno, infatti, tutti gli esercenti sono obbligati all’utilizzo del POS. Tutto ciò, come ovvio, porterà con sé delle implicazioni di carattere economico, soprattutto per i costi di gestione e per le commissioni addebitate per le transazioni effettuate.

In realtà, soprattutto negli ultimi anni, queste commissioni sono diventate sempre meno pesanti, e se ciò non bastasse, è stato previsto in Legge di Bilancio 2020 un credito d’imposta per gli esercenti di piccole dimensioni sui costi del pos, il cosiddetto “Bonus Pos”. Vediamo meglio di cosa si tratta e come è possibile ottenere questo credito d’imposta.

Bonus Pos: cosa è? a chi spetta?

Il Bonus Pos, sostanzialmente, è un credito d’imposta per tutti gli esercenti di piccole dimensioni (entro 400 mila euro di volume d’affari annuo), pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per i pagamenti con carte di credito, bancomat, carte prepagate ecc, in poche parole per tutti i pagamenti effettuati tramite pos.

È possibile utilizzare tale credito esclusivamente in compensazione, dal mese successivo a quello in cui i relativi costi si riferiscono.

In ogni caso, questo bonus partirà dal primo luglio 2020, stessa data in cui scatteranno le sanzioni per tutti gli esercenti che non si adegueranno al nuovo obbligo di legge sui corrispettivi elettronici.

Per approfondire si legga: “Corrispettivi telematici degli scontrini elettronici: rinvio sanzioni non vale per tutti”.

Infine, gli esercenti che vorranno usufruire del Bonus Pos, dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le informazioni necessarie per verificare se il credito d’imposta sia dovuto e in che misura.

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