Il bonus per i figli che studiano spetta, anzi spetterebbe fino all’università. Nell’ambito del possibile riordino, per il 2022, delle detrazioni fiscali che sono attualmente vigenti in Italia. Vediamo allora, nel dettaglio, come funzionerebbe la detrazione unica per i figli a scuola fino a coprire, come sopra detto, pure il percorso di studi universitario.

Sui bonus per i figli che studiano, infatti, attualmente la detrazione fiscale delle spese, nella dichiarazione dei redditi, avviene sostanzialmente in ordine sparso. Mentre con un riordino si potrebbe introdurre un bonus unico che includa, per esempio, la mensa e le attività sportive.

Ma anche la possibilità di scaricare dalle tasse il canone di locazione. Quello pagato dai genitori per i figli che studiano fuori sede.

Bonus per figli che studiano, spetta fino all’università. Come funzionerebbe la detrazione unica

Sul bonus per i figli che studiano, e che spetta fino all’università, le possibili novità non solo legate solo al riordino delle detrazioni fiscali. Visto che, rispetto all’attuale misura temporanea per i figli minori, a partire dal prossimo anno arriverà l’assegno universale. Proprio per i figli da zero a 21 anni. Così come è riportato in questo articolo.

Il bonus per i figli che studiano, che spetta fino all’università e che è rappresentato dall’assegno unico, porterà tra l’altro ad un riordino. Proprio delle detrazioni fiscali. In particolare, con l’esordio della misura strutturale a scomparire saranno con ogni probabilità le detrazioni fiscali per i figli a carico. Ma anche l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF).

Assegno unico per i figli dal 2022, addio alle detrazioni in busta paga

I bonus per i figli includendo pure quelli che studiano, dal 2022 porterà ad una rivoluzione pure sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. Dato che, in base alle attese, i sostituti di imposta non dovranno più inserire in busta paga le detrazioni fiscali spettanti per i figli a carico.

Spetterà infatti alla famiglia, nel rispetto dei requisiti previsti, presentare all’INPS la domanda. Proprio quella per l’accesso all’assegno unico. Sebbene il Governo italiano al riguardo stia studiando una fase transitoria. Per evitare disagi e soprattutto una busta paga di importo più basso per i lavoratori. Almeno inizialmente.