Si è iniziato a parlare di recente del “bonus nonni”: cosa c’è di vero? Questo sembra essere un periodo piuttosto confuso in tema di bonus, tra voci che rischiano di essere cancellate e nuove detrazioni in vista. Succede perché la Legge di Bilancio è in discussione e numerosi sono gli emendamenti. Nulla di confermato per il momento quindi ma sicuramente, insieme al bonus figli a carico, quello che estende ai nonni le detrazioni per le spese fatte per i nipoti, è tra quelli che sta suscitando maggiore interesse e curiosità anche perché, stando alle statistiche relative al numero di nonni che aiutano i figli a mantenere economicamente i nipoti, la misura riguarderebbe una platea di beneficiari piuttosto ampia in Italia.

Nonni che aiutano i nipoti: quali spese possono detrarre

Già parlare di bonus nonni può essere in una certa misura fuorviante perché non si tratterebbe nel caso di un’erogazione mensile o una tantum ma della possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per i nipoti. E’ più simile al bonus ristrutturazioni o bonus mobili come concetto quindi più che al bonus bebè.
La detrazione del 19%, come per le spese per i figli che possono scaricare i genitori, riguarderebbe più nello specifico:

• attività sportive;
• spese scolastiche o universitarie;
• sostegni economici per il pagamento degli affitti fuori sede;
• spese mediche;
• spese assicurative.

La proposta del bonus nonni si deve a due emendamenti di AP – Area Popolare alla Legge di Bilancio, a firma del senatore Formigoni, che propongono appunto di estendere la detrazione del 19% per «tutti i parenti in linea retta», quindi anche i nonni.

Spese dei nonni per i nipoti: regole per la detrazione

Precisiamo peraltro che già oggi esiste in astratto la possibilità per i nonni di portare in detrazione le spese sostenute per i propri nipoti, ma nel rispetto di diversi e specifici paletti che in concreto ne limitano non di poco i benefici.


Stando alla lettera della circolare del MEF n. 95 del 2000, infatti, per essere considerati familiari a carico nel rispetto del limite di reddito annuo di 2.840,51 euro, i nipoti devono convivere con i nonni o percepire da questi assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
In altre parole quindi, quello che il bonus nonni si prefigge di fare, sarebbe di estendere la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per i nipoti, anche se non viene rispettato il requisito di reddito o di convivenza appena visto sopra.