Il bonus matrimoni voluto dalla Regione Lazio entra nel vivo. Secondo i dati appena pubblicati da “IlSole24Ore.it”, al momento sono pervenute circa 3.650 richieste. Di queste, 3.130 arrivano da utenti italiani, mentre 520 da utenti stranieri.

Le domande protocollate sono 1.832; 207 sono ammissibili ma non ancora pagate.

Il bonus matrimoni della Regione Lazio, lo ricordiamo, consiste in un contributo fino a 2 mila euro a copertura delle spese sostenute per il proprio matrimonio. È possibile inviare la relativa istanza entro il 31 gennaio del 2023. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus matrimoni Lazio. Cos’è e a chi spetta?

Il bonus matrimonio è stato istituito dalla Regione Lazio per far fronte ai riflessi economici negativi derivati dall’emergenza sanitaria del Coronavirus e delle relative politiche di contenimento adottate nel nostro paese. Ricordiamo che il settore del wedding è stato uno dei più colpiti dalle restrizioni Covid.

Si tratta di un contributo da 2 mila euro a favore delle coppie che contraggono matrimonio o unione civile nel Lazio, per effettuare spese presso imprese laziali della filiera del wedding.

I beneficiari sono le coppie, italiane e straniere, che contraggono matrimonio o unione civile nel Lazio dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. Tali spese devono essere sostenute tra il 14 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2023.

Ad ogni modo, si legge sul sito della Regione Lazio, “il contributo ha un importo massimo di 2 mila euro per ogni coppia in possesso dei requisiti indicati nel bando ed è concesso a rimborso delle spese sostenute. Qualora le spese documentate siano inferiori a 2.000 euro, il contributo è pari all’importo delle spese stesse se ammissibili; qualora le spese documentate ed ammissibili siano superiori a 2.000 euro, il contributo comunque non potrà superare i 2.000 euro”.

La domanda deve può essere presentata esclusivamente attraverso lo sportello telematico a partire dal 28 febbraio 2022 e non oltre le ore 10.00 del 31 gennaio 2023 o fino ad esaurimento risorse.

Si tratta, dunque, di un’iniziativa sicuramente apprezzata dai neo sposi, anche da quelli stranieri, che, come detto in apertura, rappresentano circa il 15 per cento delle istanze totali.