“Salve, le scrivo per avere un chiarimento in merito al bonus ristrutturazione: in particolare vorremmo sapere se realizzare una parete divisoria in cartongesso è considerato come intervento di ristrutturazione ai fini della detrazione del 50%. Ho due figli: un maschio e una femmina che si passano due anni (12 e 10). Soprattutto in questo periodo di convivenza in quarantena, ci rendiamo conto di come entrambi necessitino del loro spazio individuale. Poiché la camera da letto che condividono è piuttosto grande, il dubbio è: dividerla con una parete di cartongesso (cosa sulla carta realizzabile) ci darebbe diritto al bonus ristrutturazioni del 50%? Lo scopo non è tanto di rientrare di questa spesa, che sarebbe esigua ma di poter. tramite la predisposizione della parete divisoria, accedere al bonus mobili per realizzare la nuova cameretta che andremmo ad ottenere. Spero di aver spiegato bene la situazione, grazie per ogni eventuale chiarimento”.

Riassumendo la questione che affronteremo è: la predisposizione di una parete divisoria in cartongesso è sufficiente per essere considerata come ristrutturazione e dare diritto alla detrazione del 50% sui lavori (con le altre agevolazioni che ne conseguono quali la possibilità di accedere al bonus mobili)? La risposta vale per l’esempio fatto, in cui si vuole dividere una stanza grande in due ambienti tramite parete in cartongesso ma anche, ad esempio, per la realizzazione di un contro soffitto.

In linea di massima tendiamo ad essere negativi su questo punto: l’unica possibilità che questo intervento di semplice ridistribuzione degli spazi, senza opere murarie fisse, sia riconosciuto ai fini della detrazione del 50%, è che rientri in un piano di ristrutturazione più ampio e incisivo. Diverso sarebbe, infatti, se il contribuente eseguisse contestualmente interventi per i quali è previsto l’obbligo di SCIA o di CILA. In tal caso si potrà ottenere la detrazione 50% fino ad un massimo di spesa di 96 mila euro. In tal caso, seguendo quello che ci chiede il lettore, sarà possibile anche accedere al bonus mobili per acquistare i complementi d’arredo della cameretta.

Ciò anche se le opere di ristrutturazione non concernono direttamente lo spazio in cui si ricava la seconda camera.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”