Lo ha confermato il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanell: il bonus lavoratori agricoli 2021 è in dirittura d’arrivo. La misura fa parte di quelle approvate dal Governo con il dl Sostegni bis e mira ad andare incontro, con un sostegno economico, ai professionisti del settore.

Bonus lavoratori agricoli 2021, le ipotesi al vaglio

L’incontro tra Governo e sindacati, tenutosi il 28 aprile scorso, ha portato ai suoi frutti. Ad un anno dall’ultimo intervento a favore degli agricoltori (era maggio 2020 quando, con il decreto Rilancio, veniva approvato il contributo a fondo perduto per questo settore), altri aiuti sono in procinto di approvazione.

Parlare al singolare di bonus lavoratori agricoli, tuttavia, è forse oggi improprio. Stando a quanto emerso, infatti, gli interventi saranno diversi. Non sarà approvato un unico contributo quindi.

Al momento le ipotesi al vaglio dell’Esecutivo sembrerebbero essere due:

  • rifarsi ai criteri seguiti l’anno scorso (con il decreto Rilancio prima e con il Cura Italia dopo) per l’approvazione dei bonus agricoltori;
  • oppure, in alternativa, far rientrare i lavoratori agricoli tra quelli del bonus da 2.400 euro destinato per ora a occasionali, stagionali e lavoratori del mondo dello spettacolo.

Va ricordato, a tal proposito, che in quest’ultimo caso l’importo del sostegno sarebbe maggiore. I precedenti bonus agricoli, infatti, offrivano un incentivo di 1.200 euro ai lavoratori. Il sussidio, nel 2019, era però destinato a chi aveva all’attivo almeno 50 giorni di lavoro e nessun trattamento pensionistico.

Bonus lavoratori agricoli 2021: quando e come verranno accreditati

Sui tempi di approvazione e riconoscimento dei bonus lavoratori agricoli, ad oggi, non è ancora stato deciso nulla. Scelti i criteri di riconoscimento e gli importi, dunque, bisognerà poi decidere le modalità di erogazione.

Il Governo Draghi potrebbe, per accelerare i tempi, optare per un versamento automatico dei contributi ai beneficiari. Proprio come successo già con altri sussidi.

Al momento, però, nulla di definitivo è stato ancora deciso. Per conferme e dettagli, quindi, si rimane in attesa di ulteriore precisazioni.

Contributi a fondo perduto per lavoratori agricoli, quando spettano

In attesa che si sappia qualcosa di più sul bonus lavoratori agricoli, i titolari di reddito agricoli – possessori di P. Iva attiva – possono comunque chiedere intanto i contributi a fondo perduto destinati a chi non ha mai beneficiato dei precedenti ristori.

I contributi a fondo perduto previsti dal decreto “Ristori” (Dl n. 137 del 28 ottobre 2020) e “Ristori bis” (Dl n. 149 del 9 novembre 2020) consistono nell’erogazione di una somma di denaro corrisposta dall’Agenzia delle Entrate ai titolari di partita Iva che esercitano l’attività prevalente in uno dei settori economici individuati dal legislatore. Tra questi, come già detto, rientra anche il settore agricolo.

L’erogazione avviene:

  • con modalità automatica, se il contribuente che possiede i requisiti aveva ottenuto l’accredito del contributo di cui all’art. 25 del decreto Rilancio, a seguito della presentazione di istanza nel periodo 15 giugno 2020 – 13 agosto 2020 (ovvero dal 25 giugno 2020 al 24 agosto 2020, per gli eredi che proseguono l’attività del de cuius) e non lo aveva riversato totalmente.
  • a seguito della presentazione telematica di apposita istanza, per i soggetti che possiedono i requisiti e non avevano richiesto il precedente contributo previsto dal decreto Rilancio.

L’Agenzia delle entrate eroga la somma di denaro mediante bonifico sul conto corrente bancario o postale intestato o cointestato al richiedente, il cui iban è già stato indicato sull’istanza precedentemente presentata o viene indicato dal richiedente sull’istanza per il nuovo contributo.

Successivamente all’emissione del mandato di pagamento, nel caso di storni o scarti da parte della banca su cui il conto corrente è acceso, l’utente potrà indicare un nuovo Iban su cui ottenere il riaccredito della somma, utilizzando una specifica funzionalità nella propria area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.