A partire dal 18 maggio 2022 le micro, piccole e medie imprese italiane potranno richiedere incentivi per la realizzazione di investimenti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico. L’obiettivo è favorire la trasformazione digitale e sostenibile di attività manifatturiere.

I finanziamenti sono destinati:per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro-Nord: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento; per circa 428 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Le modalità e le tempistiche per richiedere le agevolazioni sono state definite con il decreto 12 aprile 2022, come da comunicato stampa Mi.SE. di venerdì scorso.

Il bonus per gli investimenti 4.0

Il bonus per gli investimenti 4.0 è stato istituito con il decreto 10 febbraio 2022.

La misura, sulla scia di altre agevolazioni istituite in precedenza, mira a dare una svolta alla trasformazione tecnologica e digitale dell’imprese. Il tutto in un’ottica di favorire specifici ambiti strategici a sostegno della competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

Sul portale del Mi.se, è messo nero su bianco che la misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0. Con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Le agevolazioni

Sono ammissibili alle agevolazioni gli investimenti (articolo 6 del decreto 10 febbraio 2022) relativi all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino:

  1. macchinari, impianti e attrezzature;
  2. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui sopra;
  4. acquisizione di certificazioni ambientali.

A chi spettano le agevolazioni?

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

  1. essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  4. non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  5. ecc.

La presentazione delle domande di incentivo

Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0” del sito www.invitalia.it. La procedura prevede due fasi:

  • a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 la compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
  • a partire dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 la presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Le modalità e le tempistiche per richiedere le agevolazioni sono state definite con il decreto 12 aprile 2022, come da comunicato stampa Mi.SE. di venerdì scorso.