Il Bonus Insegnati non starebbe dando i frutti sperati e va contro la propria Ratio Legis.

Gli insegnati, o almeno gran parte di loro, lo utilizza per l’acquisto di prodotti informatici.

In questo modo, l’idea stessa del bonus, ossia la crescita professionale e culturale degli insegnanti italiani, starebbe venendo meno.

Bonus docenti

Il bonus docenti è, sostanzialmente, un bonus per docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, di importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico.

La carta può essere utilizzata per l’acquisto dei seguenti beni o servizi:

  • Libri, testi o riviste utili all’aggiornamento professionale;
  • Alcuni tipi di hardware e software (sono esclusi smartphone, tv e altro ancora);
  • Iscrizione a corsi per attività di aggiornamento;
  • Iscrizione a corsi di laurea;
  • Biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • Titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • Iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

Il problema del bonus docenti

Dai dati in possesso del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, risulta che sarebbero pochissimi i docenti che avrebbero utilizzato il bonus per corsi professionali.

La maggior parte di essi l’avrebbero utilizzato per l’acquisto di prodotti informatici.

In particolare, gli iscritti alla Carta docenti sarebbero 700 mila, contro i 400 mila iscritti alla “Piattaforma Sofia” per la formazione dei docenti.

Le modifiche allo studio del Ministero dell’Istruzione

Secondo le ultime indiscrezioni, il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azolina, vorrebbe modificare questo bonus rendendolo esclusivamente utilizzabile per la formazione dei docenti.

Dunque, solamente:

  • Corsi di formazione;
  • Libri e riviste inerenti all’attività di docente;
  • Biglietti per l’ingresso in teatri, cinema e musei.

 

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