Il bonus infissi 2020, anche come intervento singolo, potrebbe passare dall’attuale 50% al 70% di detrazione, contestualmente ad una riduzione degli anni in cui scaricare la spesa, che passerebbero da 10 a 5. La richiesta proviene da un interesse comune portato avanti dalle più note Associazioni italiane del settore prodotti e impianti per la riqualificazione energetica e dovrebbe portare ad emendare l’articolo 119 del decreto Rilancio, ovvero quello che ha portato eco e sisma bonus per grandi interventi su condomini o prime case al 110%. 

Bonus infissi 2020: la detrazione sale al 70%?

In sostanza le associazioni, viste anche le grandi richieste dei proprietari di usufruire della detrazione per le finestre (intervento che, se meno costoso, molti farebbero) chiedono di inerire il comma 2-bis: “La detrazione di cui all’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n°63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n.90, per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1°luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, relative agli interventi di acquisto  e posa in opera di finestre comprensive di infissi e schermature solari, si applica nella misura del 70 per cento, fino ad un valore massimo della detrazione di 30.000 euro, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.” Le cinque annualità resterebbero, nelle intenzioni delle associazioni, immutate sia in caso di compensazione del contribuente sia nell’ipotesi di cessione del credito con sconto in fattura.

Finestre nuove: fino a 30 mila euro di spesa detraibile

Tra le motivazioni si legge proprio che, in rapporto ai vantaggi che si ottengono, la domanda delle famiglie italiane per sostituire finestre e infissi resta ancora flebile. L’emendamento proposto, se accettato, servirebbe proprio a rendere questo intervento maggiormente sostenibile

Consapevoli dell’esigenza di contenere le spese erariali, l’emendamento conterrebbe al contempo un abbassamento della soglia di spesa massima detraibile, che scenderebbe a 30 mila euro in virtù degli attuali 60 mila. Evidentemente il primo tetto è considerato sufficiente a rifare infissi e serramenti in un’abitazione media e con materiale di qualità che garantisca isolamento termico della casa senza dispersioni.

Se accolta, la proposta potrebbe assicurare un lavoro in tempi brevi anche a migliaia di piccole medie imprese che operano nel settore “scongiurando la loro sofferenza economica e il rischio di licenziamenti”.

Leggi anche:

Sostituzione finestre gratis se abbinate al bonus 110%: bonus infissi sale per condomini e prime case

Bonus infissi: spalancare la finestra comporta il rischio di effetto boomerang?