Bonus infissi anche per il 2020. Come noto, la legge di bilancio ha esteso anche per quest’anno la possibilità di fruire di sconti fiscali per il rinnovo degli infissi degli appartamenti rientrante nel cosi detto pacchetto eco bonus che prevede detrazioni particolari per chi sostiene le spese.

La misura è stata approvata e prorogata dal Parlamento proprio per agevolare la realizzazione di lavori di ristrutturazione degli immobili al fine di consentire un maggiore risparmio energetico anche nel 2020. In considerazione anche dei più ampi interventi che riguardano la casa e che vanno dalla verniciatura delle facciate esterne, all’installazione di impianti fotovoltaici, ai lavori di ristrutturazione in generale, fino al rinnovo degli arredi (bonus mobili).

Bonus infissi 2020

Il bonus infissi, valido sia per i proprietari che per gli inquilini, consiste in particolare in una detrazione pari al 50% dei lavori eseguiti da parte del proprietario o dell’affittuario per l’installazione o sostituzione di infissi a risparmio energetico. Questi riguardano propriamente finestre, porte finestre, lucernari, ecc in pvc, in alluminio o legno che consentano un risparmio energetico. L’importo totale che è possibile portare in detrazione, comprensivo di opere murarie e prestazioni professionali, non può superare il tetto massimo di 60 mila euro per ogni proprietario. Il bonus consiste essenzialmente nel recupero della metà della spesa sostenute che può essere portata in detrazione di dichiarazione dei redditi a partire dal 2021 e spalmabile in 10 rate annuali. Se, ad esempio, vengono spesi nel 2020 10.000 euro per rinnovare gli infissi, 5.000 potranno essere recuperati sotto forma di detrazioni Irpef a partire dal prossimo anno in dieci rate da 500 euro ciascuna fino al 2031.

Requisiti necessari

Per ottenere il bonus infissi, bisognerà rispettare alcune regole basilari, come previsto danna normativa. Innanzitutto deve trattarsi di una sostituzione o modifica di infissi già esistenti, poi i lavori devono essere attinenti a delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati (quindi abitazioni).

Infine, i nuovi infissi devono garantire un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. e deve essere certificato dalla perizia di un tecnico abilitato. Per quanto riguarda l’immobile, questo deve risultare registrato a catasto o in fase di registrazione se di nuova costruzione al momento dell’esecuzione dei lavori (faranno fede le date delle fatture), bisognerà essere in regola con il pagamento dei tributi (Imu, Tasi, Tari) e, cosa non secondaria, l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento.

Pagamento e fattura

Detto questo, per fruire correttamente del bonus infissi 2020, bisognerà prestare la massima attenzione anche sul pagamento dei lavori. Come disposto dalla legge di bilancio in materia di detrazioni, è necessario che i pagamenti avvengano in maniera tracciabile con esclusione dei pagamenti in contanti per qualsiasi cifra. Nella fattura rilasciata dall’impresa dovranno poi necessariamente comparire i seguenti dati, oltre alla descrizione dettagliata dei lavori eseguiti e dei materiali impiegati:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento;
  • numero e data della fattura.